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News

PIÙ ENERGIA GREEN IN GEORGIA

La Georgia ha conquistato l’indipendenza solo una trentina di anni fa a seguito del crollo dell’Unione Sovietica, che per tutto il secolo precedente la aveva assoggettata e reso un paese fortemente statalista e dipendente da Mosca. Dal 1991 la Georgia cerca, con difficoltà, di uscire dalla precarietà che il sistema comunista e poi il suo crollo hanno causato, con buona parte della popolazione che vive ancora situazioni di forte disagio socio – economico.

A seguito dell’indipendenza della nazione, i Camilliani hanno deciso di fondare una delegazione nel paese per aiutare tutti coloro che avevano bisogno di un supporto socio-sanitario: inizialmente con visite assistenziali a domicilio e in seguito con la costruzione di un vero e proprio Poliambulatorio specialistico a Tbilisi, a cui – nel 2001 – si è aggiunto anche il Centro Diurno e Riabilitativo, a noi già molto caro avendo aderito al nostro Fondo AMOC (Assicurazione Malati Opere Camilliane).

In poco più di 20 anni dalla sua nascita, il Centro Diurno è riuscito a diventare un polo sanitario di eccellenza, non solo per la popolazione di Tbilisi, ma per l’intera nazione. Cure specialistiche e cicli di riabilitazione aiutano coloro che sono affetti da gravi disabilità – non solo fisiche – a intraprendere percorsi di cura, seguiti da personale medico e sanitario specializzato in fisioterapia, logopedia e psicologia.

Se dal punto di vista sanitario è già una delle strutture più all’avanguardia dell’intero paese, ora vuole rendersi pioniere anche nel campo dell’eco-sostenibilità: il progetto “Energia solare per una missione GREEN!” prevede la costruzione di una pensilina all’interno dell’area del parcheggio e l’installazione di ben 90 pannelli solari da circa 300 Watt l’uno, con il relativo impianto di produzione e di stoccaggio dell’energia.

Noi di Salute e Sviluppo abbiamo accolto la richiesta di finanziamento del progetto e abbiamo appena inaugurato le attività che, nell’arco di sette mesi, porteranno all’installazione dei pannelli solari richiesti e al pieno funzionamento dell’impianto green. Il Centro sarà in grado di produrre buona parte dell’energia elettrica di cui ha bisogno in maniera autonoma ed eco – sostenibile: un chiaro vantaggio non solo dal punto di vista economico, ma anche nell’ottica di salvaguardia del nostro pianeta, come ci invita a fare Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’.

Siamo molto contenti di poter partecipare a questo progetto che ci vede in prima linea, non soltanto nel supportare un ottimo centro sanitario, ma anche nel promuovere la cultura green della sostenibilità.

AD HUANCAVELICA IN SOSTEGNO DEI PIÙ ANZIANI

Grazie all’Asociación Corazones & Manos Solidarias San Francisco, abbiamo la possibilità di essere – ancora una volta – vicini alla popolazione peruviana in difficoltà. Vi abbiamo già parlato di come grazie a loro abbiamo avuto la possibilità di aiutare i bambini degli ospedali di Lima affetti da iperinsulinismo congenito (HC), una malattia endocrina molto rara, a poter ricevere il giusto farmaco salvavita – il Diazossido.

Da pochissimo abbiamo avviato un altro progetto in Perù, in sinergia con l’Asociación Corazones & Manos Solidarias San Francisco: “Poliambulatorio equipaggiato per Huancavelica – a favore dei meno abbienti della terza età”. Il centro medico sorge in prossimità della città di Acobamba, nella regione di Huancavelica – una delle più povere dell’intera nazione. In questa specifica zona abitano nove comunità in estrema difficoltà, soprattutto gli anziani necessitano di urgente aiuto: molto spesso i figli emigrano nelle grandi città per trovare lavoro e loro restano soli nella povertà.

L’Asociación Corazones & Manos Solidarias ha deciso di intervenire per migliorare le condizioni di vita di questi anziani: in sei mesi verranno acquistati medicinali, integratori, supplementi nutrizionali, articoli di igiene e tutto il necessario per rendere il poliambulatorio sempre più funzionale. Tutto ciò verrà fornito ad un prezzo simbolico ai 120 anziani in forte difficoltà di queste comunità. Il prezzo simbolico è necessario per rendere il progetto sostenibile e continuativo nel tempo: i soldi ricavati verranno utilizzati per ricomprare tutto il materiale, una volta terminato.

Non solo equipaggiamento medico e alimentare, ma sono previste anche numerose attività: gruppi di appoggio, incontri di prevenzione, rinforzo spirituale, tutte cose necessarie a sostenere gli anziani nella loro solitudine, creando una rete di solidarietà e appoggio. Inoltre, sono stati già forniti numerosi indumenti a coloro che – in maggiore difficoltà – non hanno la possibilità di comprarsene.

Siamo molto contenti di poter partecipare al progetto, sostenendo la comunità locale. Vi terremo aggiornati su tutte le novità!

PANNELLI SOLARI ALL’ISTITUTO SUPERIORE PRIVÉ DE SANTÉ SAINT CAMILLE DI OUAGADOUGOU

Pochi mesi fa, durante una missione in Burkina Faso, abbiamo avuto il piacere di poter partecipare ad una cerimonia dell’Istituto Superiore Privé de Santé Saint Camille de Lellis di Ouagadougou, alla presenza del Ministro della Salute burkinabé e di altre alte cariche statali e cittadine. In occasione di questa celebrazione si è più volte sottolineato il grande valore dell’Istituto: un centro di studi infermieristici, che si è imposto sulla scena sanitaria del paese per l’alta specializzazione che offre ai suoi studenti, provenienti non solo dal Burkina Faso, ma anche da altre 12 nazioni africane.

Il Burkina Faso rimane ancora una nazione estremamente povera, in cui la maggior parte della popolazione vive in uno stato di precarietà e senza l’accesso ai servizi igienici, sanitari e scolastici di base. Negli ultimi anni la situazione si è aggravata ulteriormente a causa del terrorismo che ha preso di mira il paese.

Coltivare e specializzare l’ambito sanitario ed infermieristico appare come una priorità e la scuola di Ouagadougou offre uno dei migliori percorsi di studi. Per sostenere il centro e rafforzare il nostro supporto alla popolazione burkinabé, abbiamo inaugurato il primo marzo il progetto “Installazione di pannelli solari all’Istituto Supérieur Privé de Santé Saint Camille de Lellis”, che si concluderà a fine agosto e prevede in questi sei mesi l’acquisto e l’installazione di alcuni pannelli solari e di un sistema di iniezione dell’energia direttamente nella rete di consumo. L’obiettivo è garantire all’Istituto la possibilità di rendersi autonomo dal punto di vista energetico, grazie alle fonti rinnovabili.

Siamo contenti di poter contribuire all’ulteriore miglioramento di questo centro di eccellenza, nella speranza che possa continuare a rappresentare un polo formativo importante, non solo per il suo paese, ma anche per quelli limitrofi, come lo è attualmente.

COMBATTERE IL COLERA AD HAITI

Haiti è tristemente nota per il terremoto che la colpì nel 2010, causando la morte di più di 200 mila persone. Le conseguenze del sisma furono gravissime: oltre ai tantissimi morti e feriti, la maggior parte delle abitazioni e delle infrastrutture del paese vennero distrutte. Milioni di sfollati furono costretti a riunirsi in campi di primo soccorso, vivendo in dimore provvisorie, sprovvisti dei servizi di base. Questo stato di precarietà innescò una violenta epidemia di colera, che in poco tempo si diffuse nell’intera isola.

Il colera è causato da un batterio che colpisce l’intestino tenue, causando in coloro che lo contraggono forti scariche di diarrea e una conseguente disidratazione. Il paziente deve essere immediatamente reidratato per via orale, seguendo la giusta profilassi. La malattia ha più facile diffusione in ambienti poco igienici e spesso è causata da acqua contaminata. Ad Haiti, nel 2010, le conseguenze dell’epidemia furono gravissime, considerando che la mancanza di infrastrutture rese impossibile curare adeguatamente tutti coloro che ne erano stati colpiti.

Sono passati 13 anni e la situazione dell’isola è ancora disastrosa: i molti miliardi ricevuti per la ricostruzione non sono stati utilizzati in maniera corretta, la gente continua a vivere in baraccopoli in cui sono stati costruiti rifugi in lamiera e scavati pozzi fatiscenti, l’unico reale aiuto alla popolazione proviene dalle organizzazioni umanitarie e dalla cooperazione internazionale. Disastrosa è anche la situazione politica del paese che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare numerosi colpi di stato e la violenza di diverse bande armate in lotta tra loro.

In questo scenario così delicato, Madian Orizzonti Onlus promuove e segue progetti di carattere sanitario, come la costruzione di un ospedale e la cura di particolari patologie, come il colera che non ha mai smesso di rappresentare un pericolo per la popolazione.

Salute e Sviluppo ha deciso di intervenire al fianco di Madian Orizzonti Onlus per il progetto “Cholera”: dal primo gennaio al 30 giugno aiuteremo l’Hopital Foyer Saint Camille di Port-au-Prince, gestito dalla comunità camilliana, a combattere la propagazione di questa malattia. Si procederà sia a curare coloro che ne sono attualmente affetti, sia a prevenire la propagazione con frequenti sanificazioni e con la giusta profilassi prevista per contrastare la malattia. Importanza primaria avrà anche la sensibilizzazione: il progetto – infatti – prevede diversi incontri da tenere nelle scuole, con l’obiettivo di istruire i più giovani sul colera e su come prevenire ed evitare il contagio, nella speranza di scongiurare il rischio di una nuova epidemia.

Speriamo, anche grazie al nostro contributo, di poter dare un aiuto concreto ad una popolazione che continua a non trovare pace, nonostante i 13 anni trascorsi da quel tragico evento che ha cambiato irrimediabilmente il volto dell’isola.

SUONA LA CAMPANELLA A GARANGO, INIZIANO LE LEZIONI!

Si è da poco concluso il nostro progetto “Realizzazione di una scuola materna a Garango” finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), di cui vi abbiamo parlato più volte durante l’anno passato.

Garango si trova in Burkina Faso – nella zona centro orientale – all’interno della diocesi di Tenkodogo, una delle zone più povere del paese, con numerose carenze sia sanitarie che scolastiche. Abbiamo deciso di intervenire nel tentativo di colmare alcune di queste lacune e nella speranza di aiutare la popolazione locale a raggiungere uno standard di vita più elevato.

In particolar modo, ci è stata segnalata l’assenza di una scuola materna e – conseguentemente – l’impossibilità per i bambini della zona di poter intraprendere un normale percorso scolastico ed educativo propedeutico agli studi elementari. Per sopperire a questa mancanza, lo scorso anno abbiamo deciso di presentare un progetto che prevedesse la costruzione della struttura scolastica.

Sin da subito ci è apparso un obiettivo ambizioso, considerando la situazione di incertezza politico – sociale in cui versa negli ultimi anni l’intero paese, ma fortunatamente il progetto non ha registrato difficoltà: i lavori di costruzione della struttura sono stati svolti speditamente e nel giro di un anno, non solo abbiamo visto nascere questa scuola, ma l’abbiamo vista riempirsi di banchi, sedie, giochi e tutto il necessario per il corretto sviluppo dei piccoli alunni.

I bambini sono stati suddivisi in tre grandi aule in base all’età, creando una Petite Section, una Moyenne Section e una Grande Section. La prima è composta da 27 alunni, 10 maschi e 17 femmine, mentre la seconda da 26, 14 maschi e 14 femmine, l’ultima sezione non è stata formata, ma già dall’anno prossimo si animerà di tutti i bimbi dell’attuale Moyenne Section.

Ogni giorno sono previste numerose attività: colorare, disegnare, imparare i fondamenti di matematica, iniziare a leggere, dedicare del tempo all’attività fisica e naturalmente al gioco. La struttura dispone di un grande cortile recintato in cui i bambini, in completa sicurezza, possono passare delle ore di spensieratezza e, inoltre, ospita una mensa che garantisce un pasto al giorno ad ogni alunno della scuola.

Se l’obiettivo primario è stato quello di costruire, arredare e attivare la scuola, quello secondario è stato sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza dell’istruzione: appare fondamentale – infatti – far intraprendere ai bambini un corretto percorso di apprendimento sin dalla più giovane età, per garantir loro un corretto sviluppo. Grazie al personale locale che lavora all’interno della struttura, nonostante le nostre attività siano terminate, l’istituto scolastico continuerà a rappresentare un punto di riferimento per l’intera comunità.

Siamo molto contenti di aver portato a termine il progetto, contribuendo alla realizzazione di questa scuola che darà la possibilità a tanti bambini di ridere, giocare, colorare, vivere un’infanzia serena, comprendendo il valore della socialità e della condivisione, nella spensieratezza che quell’età merita, ma che spesso – in contesti simili – non può avere.

 

AL MACO DI OUAGADOUGOU IN DIFESA DEI DIRITTI DI TUTTI

Il MACO (Maison d’Arret et de Correction de Ouagadougou) è il carcere più grande della capitale del Burkina Faso. Le condizioni della struttura sono alquanto precarie: il sovraffollamento rappresenta il problema più evidente, infatti non troppo tempo fa, si temeva addirittura un crollo della struttura a causa del numero eccessivo di detenuti.

Partendo da questo dato, non sorprende che le condizioni di vita e di salute al suo interno risultino ben al di sotto degli standard. I camilliani della cappellania dell’istituto carcerario si sono resi conto della necessità di intervenire al più presto per rendere più umano il trattamento, consentendo a questi detenuti di vivere l’esperienza del carcere come una rieducazione, nel pieno rispetto dei diritti umani inviolabili.

La situazione del Burkina Faso è difficoltosa sotto vari punti di vista: partendo dalla condizione di endemica povertà, arrivando al terrorismo che stringe il paese in una morsa da diversi anni. Garantire ai detenuti una vita dignitosa all’interno del carcere è fondamentale per evitare che nascano ulteriori rancori che possano poi sfociare in rabbia e violenza.

Nel tentativo di perseguire questo obiettivo, i camilliani della cappellania del carcere hanno proposto a Salute e Sviluppo di partecipare al Projet d’humanisation de la Maison d’Arret et de Correction de Ouagadougou (MACO)”. Il progetto consiste nel garantire ad oltre 1600 detenuti i pasti necessari al mantenimento di un corretto regime alimentare, fornire mensilmente kit igienici a circa 100 donne presenti nel carcere, distribuire il sapone necessario all’igiene di 1600 persone, elargire vestiti a circa 50 detenuti – i più indigenti – e comprare tutte le medicine necessarie per rifornire l’infermeria dell’istituto e per curare particolari patologie.

Noi di Salute e Sviluppo siamo felici di poter contribuire a questo progetto: per quanto coloro che si trovano in carcere hanno una pena da scontare, è corretto che ricevano un trattamento dignitoso, nel pieno rispetto dei diritti umani. Migliorare le condizioni di vita di chi si trova in difficoltà è un nostro obiettivo primario in qualunque ambito.

Sarà un anno intenso e le condizioni del paese sicuramente causeranno alcune difficoltà al corretto svolgimento di questo progetto, ma abbiamo fiducia che entro il termine prestabilito, gli obiettivi saranno portati al termine.

Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi dell’attività!