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SALUTE E SVILUPPO ALLA XV FIERA CITTA’ DI RHO

image004con logoDal 24 ottobre al 2 novembre si tiene a Rho la “XV Fiera Città di Rho”, promossa da APER (Associazione Promozione Economica Rhodense), patrocinata dal Comune di Rho, Regione Lombardia e Provincia di Milano. Alla fiera sono presenti stand espositivi, laboratori creativi, spazi per spettacoli, eventi e convegni.

L’Amministrazione Comunale di Rho ha assegnato il proprio stand all’associazione Salute e Sviluppo per svolgere attività di sensibilizzazione.

Emergenza in Repubblica Centrafricana

DSCN0207 origNel mese di luglio è stato avviato il progetto Emergenza in Repubblica Centrafricana. L’iniziativa interviene in un paese colpito da una guerra civile talmente cruenta da far parlare addirittura di genocidio. Un vero disastro ai danni dell’umanità, che ha mobilitato risorse ed aiuti internazionali da parte degli attori intervenuti in difesa dei diritti umani. Grazie al sostegno della Chiesi Foundation, l’ong ha potuto avviare un piano per l’assistenza sanitaria ed alimentare della popolazione infantile di Bossemptelè. L’iniziativa individua quale gruppo target i bambini proprio in ragione della forte vulnerabilità a cui sono sottoposti. Obiettivo generale è contribuire a ridurre i tassi di mortalità della popolazione infantile di Bossemptelè, mentre l’obiettivo specifico è migliorare le condizioni nutrizionali e sanitarie della popolazione infantile di Bossemptelè. Il progetto prevede attività di assistenza sanitaria/alimentare per i bambini nonché supporto psicologico e distribuzione di kit alimentari alle famiglie particolarmente indigenti.

 

Favorire l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici di base per la popolazione della Divisione di Karungu – Kenya

DSC00245Il primo maggio 2014 è iniziato un nuovo progetto triennale per la potabilizzazione e distribuzione dell’acqua alla popolazione di Karungu, una cittadina di circa 16.000 abitanti. L’acqua verrà prelevata dal Lago Vittoria e mediante una condotta forzata verrà portata a metà collina. Attraverserà un processo di chiarificazione (flocculazione), verrà poi potabilizzata con un processo di ozonizzazione e, dal deposito principale, verrà distribuita per caduta in un’area che si estende per 5 chilometri. Ci saranno sette chioschi di distribuzione dell’acqua a cui accederà la popolazione. I chioschi saranno all’ingresso degli edifici scolastici o in punti strategici per la popolazione. Nelle scuole primarie verrà fatta una sensibilizzazione e formazione sull’uso dell’acqua potabile.
La gestione della distribuzione dell’acqua verrà fatta dall’Autorità locale affidando la gestione di ciascun chiosco a una famiglia per un anno. La gestione dei chioschi sarà attribuita per concorso. Il gestore dovrà pagare al comune l’acqua consumata, su cui farà un piccolo ricarico stabilito, che costituirà il suo guadagno. Il comune con la vendita dell’acqua garantirà la gestione dell’acquedotto e pagherà i custodi.
DSC00288La popolazione oggi attinge l’acqua al lago o nelle pozzanghere formatesi per la pioggia, dove vanno ad abbeverarsi tutti gli animali domestici e selvatici. L’acqua inquinata provoca diverse malattie che, specialmente per i bambini, sono deleterie. Per questo motivo le autorità scolastiche hanno chiesto a Salute e Sviluppo di provvedere alla soluzione del problema. Naturalmente ogni sforzo verrà fatto per far comprendere l’importanza dell’acqua potabile e il rispetto dell’impianto di distribuzione. Verrà formato un gruppo di operatori per la vigilanza e la funzionalità dell’acquedotto.
Un altro aspetto di igiene pubblica sarà la costruzione dei servizi igienici per le scuole primarie dove verranno fatti i chioschi. Per questo verranno preparati e istruiti un gruppo di operai per la realizzazione dei servizi igienici e incentivata la diffusione dell’uso dei servizi nella popolazione. Avrà particolare importanza l’insegnamento dell’igiene ai bambini delle scuole primarie per la prevenzione delle malattie più comuni.

 

È a buon punto la riseria di Tenkodogo

risoSono appena tornato dal Burkina Faso, Tenkodogo, la Diocesi di recente costituzione affidata al Nuovo Vescovo Camilliano Mons. Prosper Kontiebo. La diocesi ha appena un anno di vita e si trova in una zona a maggioranza musulmana. Tutti hanno un rapporto di grande rispetto reciproco, cristiani e musulmani si rispettano e si aiutano. La città di Tenkodogo ha una sola parrocchia cattolica, che è anche la cattedrale. Il vescovo, in attesa di poter costruire un episcopio, alloggia in una casa messa a disposizione da un cittadino cristiano.

In una città di 60.000 abitanti, con il circondario arriva a 150.000, vi sono alcune scuole primarie e una sola scuola secondaria. Salute e Sviluppo è impegnata nella costruzione di una scuola materna, una scuola primaria e una scuola secondaria. Pensate: in ogni aula ci saranno 100 alunni! Certamente, dal punto di vista didattico, non è una bella prospettiva, ma le mie obiezioni hanno avuto questa risposta: “non abbiamo altre possibilità”.

Per favorire lo sviluppo, in termini di disponibilità di cibo, e offrire qualche posto di lavoro, abbiamo realizzato una riseria, grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). E’ stata una bella impresa, ma ha fatto piacere inaugurarne il funzionamento, consriseria btatare che dove non c’erano che sterpaglie, ora c’è una piccola impresa. E’ il passaggio da una impostazione tradizionale a una lavorazione moderna. Sono contento di poter dire che ormai funziona a pieno ritmo, lavorando una tonnellata di risone all’ora. Abbiamo preparato dei giovani, che fanno capo alla Diocesi, e li abbiamo formati a condurre tutte le operazioni necessarie per trasformare il “risone” in riso commestibile, come lo mangiamo tutti. Il progetto prevede che, ancora per un anno, seguiamo tutte le operazioni dalla lavorazione fino alla commercializzazione. Dopo un anno di formazione potranno essere completamente indipendenti da Salute e Sviluppo. Noi faremo altre cose. Altri progetti sanitari o di sviluppo, aiuteremo altre donne, altri bambini, altri uomini, con la collaborazione di tutte le persone di buona volontà che ci aiuteranno.

 

 

Abbiamo concluso il progetto “Centro Madre Bambino” a Bossemptelé – RCA

Il progetto Centro Madre Bambino, sostenuto dalla Fondation Assistance Internationale, iniziato il 26 Novembre 2012 si è concluso nel mese di Novembre 2013. L’iniziativa, nata per sostenere l’unità ospedaliera “Giovanni Paolo Secondo” e potenziare la capacità della struttura di erogare servizi e rispondere ai bisogni sanitari dell’area, si è scontrata fin da subito con le problematiche legate al difficile contesto storico-progetto apolitico del paese. Un progetto pensato per offrire un aiuto alla popolazione materno infantile si è trasformato in un intervento “provvidenziale” per la salute femminile e dei bambini in uno scenario di guerra e di vera e propria emergenza umanitaria né prevedibile né ipotizzabile al momento di avvio dell’iniziativa. Moltissime strutture sanitarie nell’area di intervento (così come del resto in tutto il paese) sono state chiuse, il personale sanitario si è dato alla fuga nel tentativo di trovare salvezza, e i pochi centri rimasti aperti sono stati saccheggiati e distrutti. La popolazione si è trovata così sprovvista delle strutture sanitarie in un territorio colpito da un’altissima mortalità e morbilità.

 

Grazie al sostegno della

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AREE DELLE FILIPPINE COLPITE DAL TIFONE HAIYAN

POPOLAZIONE COLPITA

Secondo le prime stime sono state colpite circa 11,3 milioni di persone in nove regioni (oltre il 10% della popolazione totale del Paese), la maggior parte provocate nella regione di Visaias nell’isola di Samar e nell’intera provincia di Leyte, con la città di Tacloban, oltre 200.000 abitanti, completamente distrutta. Il bilancio ufficiale di morti è destinato a salire nei giorni seguenti. Un totale di 1.387.446 famiglie (6.937.229 persone) sono state colpite direttamente. Inoltre 127.733 famiglie sono state spostate e sistemate all’interno e all’esterno dei centri di evacuazione e nella città di Carbayog. Migliaia di persone sono ancora disperse. Decine di migliaia risultano ferite e il numero di vittime confermate cresce man mano che le aree diventano accessibili.

I livelli di povertà e i tassi di malnutrizione nelle Regioni colpite: VI, VII e VIII erano più alti della media nazionale già prima del disastro. Le operazioni di soccorso hanno come obiettivo 25.000 famiglie nella provincia di Samar e in alcune città della provincia di Leyte.

PRINCIPALE OBIETTIVO

La maggior parte dei grandi ospedali di Tacloban City sono attualmente incapaci di fornire i servizi necessari in quanto colpiti dall’onda di tempesta e dal forte vento. Gli ospedali pubblici della regione sono attualmente subissati dal numero di pazienti e lamentano la carenza di personale, dal momento che anche molti di loro sono stati colpiti.

I Camilliani hanno l’ospedale San Camillo nella città di Calbayog, isola di SAMAR, a cui sta affluendo la popolazione disastrata, le cui capacità sono al collasso.

Il nostro impegno è rinforzare le capacità dell’ospedale San Camillo di Caslbayog City perché possa fornire i servizi necessari ai sopravvissuti che hanno un disperato bisogno di cure mediche.

Sono necessari: medicinali, personale specializzato, tende, indumenti, alimentari.

Aiutateci con una donazione versata sul c/c di Salute e Sviluppo, Banca Unicredit, Via del Corso, Roma: Iban: IT28D0200805154000400321240 “pro disastrati tifone”

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