• Piazza della Maddalena 53 - 00186, Roma
  • Tel. +39.06 899 28 151-2-3-4
  • info@salutesviluppo.org

Tag Archives: #sanità

TANTI TRAGUARDI A BOSSEMPTÉLÉ

Non sono passati molti mesi da quando vi abbiamo parlato del nostro progetto Salute e nutrizione per la popolazione vulnerabile della Sotto-Prefettura di Bossemptélé, che rientra nel quadro programmatico dell’“Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione vulnerabile in Repubblica Centrafricana” finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), e il cui scopo è il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della sottoprefettura di Bossemptélé, particolarmente provata dall’instabilità del paese.

La Repubblica Centrafricana non ha mai goduto di una tranquillità tale da permetterle di crescere e prosperare; al contrario ha dovuto fare i conti con numerosi colpi di stato e altrettanti dittatori che, agendo senza scrupoli, hanno concesso lo sfruttamento delle risorse del paese, senza pensare alla popolazione sempre più sacrificata. La situazione degli ultimi anni è stata particolarmente difficile: gruppi di ribelli si sono scontrati più volte con le forze di stato, provocando violenze e morti soprattutto ai danni della popolazione più vulnerabile.

In questo contesto così complesso ha avuto un ruolo chiave l’Ospedale Giovanni Paolo II, che ha rappresentato un punto di riferimento per la popolazione della sottoprefettura. Nonostante gli scontri e la violenza, l’Ospedale ha sempre continuato ad operare e a dare supporto.

Il nostro progetto parte proprio dall’ospedale Giovanni Paolo II con l’intento di aumentare la sua capacità di rispondere in maniera adeguata ai bisogni e alle esigenze della popolazione. Prima del nostro intervento, la struttura non disponeva di un Pronto Soccorso appropriato in cui poter accogliere i pazienti urgenti. Adesso i lavori di ristrutturazione e ampliamento dei locali sono quasi ultimati ed entro la fine del progetto – dicembre 2022 – si prevede anche di fornire al Pronto Soccorso tutti gli arredi e i macchinari necessari.

Un’altra carenza riscontrata all’interno dell’Ospedale riguardava l’aspetto nutrizionale: un triplice problema considerando che la maggior parte dei pazienti al momento del ricovero versa in un grave stato di denutrizione, che il cibo è necessario per garantire un corretto percorso di cure e riabilitazione e che la maggior parte di coloro che provengono dai villaggi limitrofi, una volta giunti in città, non ha la possibilità di comprare niente al mercato locale a causa dei prezzi troppo alti.

Per tali motivi, si è deciso di costruire un locale mensa per garantire tre pasti completi al giorno – a base di cereali, carne o pesce – ai degenti, che in tal modo possono seguire un corretto regime alimentare e un sufficiente apporto calorico capace di favorire la loro ripresa. Il servizio mensa viene offerto anche ai parenti provenienti da lontano che assistono i pazienti che versano in grave stato di indigenza. Al momento vengono erogati più di 2250 pasti al mese.

Per migliorare la qualità dei servizi dell’Ospedale si è reso necessario formare 38 operatori sanitari in servizio in discipline specialistiche come l’ostetricia e l’oftalmologia. I percorsi di formazione stanno già portando ad un significativo miglioramento delle prestazioni ospedaliere.

Una delle componenti più ambiziose del nostro intervento è rappresentata dal rafforzamento dei presidi medici situati nei villaggi limitrofi a Bossemptélé, dove i servizi sono pressoché inesistenti. Grazie al progetto finanziato dall’AICS, abbiamo riabilitato – o in alcuni casi costruito ex novo – diversi postes de santé, ognuno dei quali dotato di un pozzo con accesso ad acqua potabile. I lavori sono quasi terminati e la popolazione dei villaggi di Gbawi, Bodangui, Bombalou e Yangoro ha già la possibilità di accedere ai servizi sanitari di base, senza dover intraprendere il viaggio fino alla città di Bossemptélé, se non strettamente necessario per la cura di patologie più complesse.

Non solo rafforzamento qualitativo dell’Ospedale e dei postes de santé, ma anche servizio di clinica mobile che, due volte a settimana, visita i villaggi più difficilmente raggiungibili fornendo cure ed educazione sanitaria con incontri di sensibilizzazione sulla prevenzione e sul primo soccorso.

Grazie al supporto dell’AICS, il nostro operato in Repubblica Centrafricana ha raggiunto nuovi traguardi che speriamo segnino l’inizio di una vita migliore per tante persone che vivono nella sottoprefettura di Bossemptélé.

Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del progetto Salute e nutrizione per la popolazione vulnerabile della Sotto-Prefettura di Bossemptélé AID 05/RCA/12049/2021 finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità dell’autore e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo non è responsabile per le informazioni considerate errate, incomplete, inadeguate, diffamatorie o in qualche modo reprensibili.

IL FUTURO DI SNEHAGRAM

Verso il futuro dei giovani del centro Snehagram. Programma di transizione per una vita indipendente è il titolo della terza fase dell’iniziativa che vede Salute e Sviluppo impegnata in India per aiutare i bambini sieropositivi grazie al contributo della Chiesa Cattolica, che destina parte dell’otto per mille del gettito complessivo IRPEF per interventi caritativi a favore del Terzo Mondo.

L’HIV continua a rappresentare un problema grave per l’India tanto da spingere il governo, soprattutto negli ultimi anni, ad attuare una massiva campagna di istruzione e prevenzione. I risultati di questa politica sono stati notevoli: nella maggior parte del territorio la percentuale di nuove infezioni è scesa considerevolmente. Rimane ancora alto, però, il numero di bambini e giovani sieropositivi rimasti orfani a causa di questa stessa malattia e che rischiano una vita di povertà e segregazione: emarginati perché considerati infetti e soli senza parenti.

Sneha Charitable Trust (SCT) da molti anni si occupa di accogliere, curare e istruire gli orfani sieropositivi, mirando alla loro piena integrazione nella società. Salute e Sviluppo, aiutata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), coadiuva le attività del centro grazie ad un programma articolato in più fasi, ognuna delle quali riferita ad una specifica fascia d’età. Al momento è in corso il terzo progetto che, incentrato sui giovani dai 18 ai 24 anni, mira all’inserimento lavorativo e alla conquista dell’autonomia/semi-autonomia degli stessi.

Tutti i ragazzi accolti nel centro Snehagram vengono incentivati a scegliere le materie e le attività da seguire in base alle proprie inclinazioni. Ciò migliora l’apprendimento e consente la specializzazione in un settore preciso che può rappresentare per loro il futuro impiego e fonte di reddito. Alcuni hanno deciso di specializzarsi nell’agricoltura, altri nell’allevamento, altri ancora nell’informatica o nella meccanica. In base a questi campi di interesse, il centro si è attrezzato con tutto il necessario per aiutare i giovani a poter acquisire un’effettiva formazione pratica: sono stati creati dei campi, sono state costruite una serra e una fattoria, sono stati comprati semi, fertilizzati e attrezzature varie.

Oltre alla formazione professionale, una parte fondamentale del progetto è rappresentata dalla costruzione di alloggi che verranno assegnate ad ogni ragazzo in base all’ambito lavorativo scelto e alla condizione di salute. Coloro che negli anni si sono specializzati in aree come la meccanica o l’informatica hanno la necessità di essere vicini alla città, al contrario di chi, lavorando nei campi o nella fattoria, deve rimanere nelle loro immediate vicinanze.

Coloro che beneficiano di questo progetto sono sia i 40 ragazzi che, cresciuti al centro di accoglienza di Snehagram, sono diventati adulti e hanno la necessità di rendersi autonomi sia dal punto di vista sociale che economico; sia la comunità che avrà una forza lavoro giovane e specializzata da poter inserire in più settori professionali.

Lo stigma dell’HIV è ancora molto sentito in India e riuscire a integrare questi giovani nel tessuto sociale, grazie alle competenze tecniche acquisite, significa allontanarli dalla segregazione e dall’isolamento che una malattia come l’AIDS ha come dirette conseguenze in alcune parti del mondo.

Salute e Sviluppo ha dato il via a questo progetto di durata biennale nel 2018. Durante il primo anno sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati, rispettando le tempistiche. L’avvento della pandemia nel marzo 2020 ha reso impossibile la corretta continuazione del programma: tutte le attività di Snehagram sono state riconvertite per far fronte al COVID che, esploso violentemente in India, ha colpito la maggior parte degli ospiti del centro, degli operatori e anche dei camilliani in loco.

Solo lo scorso autunno si sono potute riprendere tutte le attività previste dal progetto. Al termine noi di Salute e Sviluppo saremo fieri di presentarvi i 40 ragazzi del centro Snehagram, che grazie all’aiuto della CEI, ora possono sperare in una vita serena pienamente integrata nella loro società e comunità.

IL TUO 5XMILLE, IL NOSTRO IMPEGNO

A breve tutti noi dovremo iniziare a pensare alla dichiarazione dei redditi, per nessuno è un bel momento e quasi sempre rappresenta qualcosa che si cerca il più possibile di rimandare.

Questo è anche il periodo in cui si viene bombardati su qualsiasi piattaforma dalle pubblicità del 5x mille, in questo mare magnum di associazioni, ONG e ONLUS che annualmente si moltiplicano, fare una scelta non è mai semplice.

Si può dare a chi già si conosce, a chi viene sostenuto dalla propria parrocchia, ad un’associazione di cui sentiamo la pubblicità in televisione, ma spesso per pigrizia o per indecisione lasciamo il campo vuoto.

Salute e Sviluppo si pone come una valida alternativa con cui riempire quelle caselle del 5x mille.

Operiamo da più di 25 anni nei paesi in via di sviluppo, in particolare in quelli più poveri tra i poveri, come Burkina Faso e Repubblica Centrafricana.

Un punto di forza dei nostri progetti, tra i quali la realizzazione di ospedali, ambulatori, centri agro-zootecnici e scuole, è la loro sostenibilità futura, che è anche uno dei principali obiettivi. Tale finalità si raggiunge anzitutto promuovendo l’autosufficienza energetica con l’utilizzo di impianti solari fotovoltaici, pompe solari per l’alimentazione dei pozzi, impianti di biogas per l’alimentazione delle macchine e con un approccio altamente formativo del personale locale.

Noi di Salute e Sviluppo promuoviamo e sosteniamo il lavoro dei camilliani, che si distinguono nel mondo per la devozione e la cura verso i più sofferenti. Seguendo l’esempio di San Camillo de Lellis, operano in più di 50 paesi portando sostegno e conforto ai malati, per questo vengono chiamati Ministri degli Infermi.

SeS nasce in questo contesto: affiancando e operando con i camilliani, sostenendo e accrescendo la rete camilliana che porta salute e sviluppo nel mondo.

I progetti che promuoviamo non riguardano solo la sanità in senso stretto, ma hanno il desiderio di un miglioramento generale della vita dell’uomo in condizioni di indigenza. Oltre l’ospedale e tutto ciò che orbita intorno alla struttura sanitaria, ci impegniamo a costruire anche altre infrastrutture come i pozzi, fondamentali in luoghi come i paesi africani in cui l’acqua non rappresenta una normalità, o le scuole per dare la possibilità a tutti di ottenere un’istruzione, non solo scolare o pre-scolare, ma anche professionale, tenendo conto di tutte le fasce di popolazione che necessitano di aiuto.

Attualmente la nostra organizzazione è impegnata soprattutto in Repubblica Centrafricana, in Burkina Faso e in India. In questi paesi stiamo costruendo una scuola di formazione professionale per infermieri, garantendo servizi sanitari agli ammalati in ospedale e in villaggi remoti, realizzando un centro di produzione alimentare per distribuire cibo ai più bisognosi, accogliendo e accompagnando verso una vita dignitosa e indipendente minori sieropositivi.

Il tuo 5xmille concretamente cosa significa?

Significa che tu doni la percentuale delle tue tasse IRPEF senza alcun onere aggiuntivo ad un’associazione nella quale credi e che ritieni stia facendo un buon lavoro. Salute e Sviluppo non vuole convincerti, ma ti vuole invitare a guardare il mondo con i suoi occhi.

Il sorriso dei bambini, il volto degli adulti, le mani tese e la gioia per aver fatto qualcosa di buono: Salute e Sviluppo è tutto questo.

Repubblica Centrafricana: L’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé si rafforza!

Nel mese di dicembre 2019 ha preso il via il progetto di “Rafforzamento dei servizi sanitari dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé” in Repubblica Centrafricana. In questa struttura negli anni passati abbiamo attuato diversi progetti di potenziamento, tra cui la costruzione del reparto di neonatologia e l’attivazione dei relativi servizi e la costruzione del reparto di maternità con l’avviamento dei servizi rivolti alle future e neo mamme.
Queste iniziative hanno reso l’ospedale la struttura sanitaria di riferimento per il territorio.

presentazionematernitarca

Per poter incidere ancora più positivamente sui bisogni sanitari e sulla salute della popolazione locale, grazie al finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) abbiamo intrapreso questo nuovo progetto che verte sue due componenti principali: il miglioramento delle prestazioni sanitarie e la formazione specialistica del personale.

Migliorare le prestazioni significa aumentare il numero dei pazienti assistiti, il numero mensile degli esami effettuati e la qualità di tali servizi. Per raggiungere questo obiettivo, l’ospedale verrà provvisto di medicinali di vario tipo per trattare in maniera adatta diverse patologie, da quelle più comuni alle più specifiche. Verrà inoltre fornita la strumentazione medica adeguata, come ad esempio lo sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa o il glucometro per la misurazione della glicemia; ma anche kit per piccoli interventi chirurgici, bilance e misuratori di altezza che permetteranno di migliorare qualitativamente le visite. Anche il laboratorio di analisi verrà dotato di apparecchiature biomedicali come il contaglobuli, per eseguire il conteggio dei globuli bianchi e dei globuli rossi, o l’analizzatore di chimica clinica e il coagulometro in modo tale da perfezionare le diagnosi e le cure.
Dal punto di vista della formazione specialistica, il personale sanitario locale, che ad oggi risulta avere delle lacune in alcuni ambiti, verrà formato dal personale in missione breve. Gli ambiti di formazione verteranno sulla chirurgia ortopedica, l’anestesia, la neonatologia/pediatria, il laboratorio analisi (con focus su batteriologia) e la diagnostica per immagini, incrementando così il livello di competenze e la qualità dei servizi erogati.

formazionesanitariabossemptele

Il progetto si occuperà anche di potenziare il servizio di clinica mobile, attivato nella precedente iniziativa “Maternità sicura” che ha riscosso molta partecipazione. Il servizio sarà organizzato due giorni a settimana (nello scorso progetto era uno) per rendere maggiormente accessibili i servizi sanitari e psicologici alle comunità dei villaggi più remoti e si passerà da 15 del precedente progetto a 22 villaggi al fine di estendere la copertura a livello territoriale. Per lo svolgimento di tale attività e garantire la sua continuità nel tempo, è previsto l’acquisto di un’ambulanza, che verrà utilizzata anche per il trasporto di casi gravi presso l’Ospedale Giovanni Paolo II.
Saranno inoltre organizzate delle attività di educazione in ambito igienico-sanitario presso i dispensari o i centri di salute pubblica con il particolare coinvolgimento delle donne. I temi che si andranno ad affrontare riguarderanno tra gli altri la nutrizione e la corretta alimentazione, l’allattamento materno e le malattie tipiche dello stato di gravidanza. Sarà dunque riservata particolare attenzione alle tematiche che riguardano la salute materna ed infantile, sottolineando l’importanza di effettuare controlli ginecologici, e ad ogni madre partecipante saranno forniti gli strumenti per evitare alcune malattie più diffuse come la malaria.
Infine sarà formato il personale sanitario presente presso i dispensari e centri di salute della zona, con particolare attenzione agli aspetti della salute materno-infantile e agli stock dei medicinali.

clinicamobilebossemptele_villaggioboguila

Rispetto al precedente progetto, si amplierà il bacino di beneficiari del servizio di clinica mobile: da circa 1.260 persone assistite si prevede di raddoppiare tale dato raggiungendo 4.300 persone. Inoltre, anche le attività di sensibilizzazione ed educazione aumenteranno gli utenti coinvolti, passando da 2.280 a 3.500 persone.

pazientiospedalerca

Alimenti nutrienti per gli allievi delle scuole di Bossemptélé

Dalla Repubblica Centrafricana arrivano buone notizie: il progetto “Cibo nelle scuole: Lotta alla malnutrizione infantile per Bossemptélé” procede secondo le tempistiche previste e con risultati sopra alle aspettative.

L’iniziativa, finanziata dal Consiglio dei Ministri mediante la ripartizione delle quote 8×1000 dell’IRPEF 2016, si sviluppa all’interno delle scuole gestite dalle Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino ed ha come scopo il miglioramento dello stato nutrizionale e sanitario dei bambini in età scolare. La distribuzione di pasti per garantire un’alimentazione adeguata ai bambini permette anche di aumentare il tasso di iscrizione nelle scuole, riducendo così l’analfabetismo e i casi di abbandono scolastico. La possibilità di avere un pasto attira i bambini nelle scuole, tenendoli lontano dalla possibilità di subire violenze e contrasta la malnutrizione. Il Paese è stato teatro di una crisi, oggi in fase di risoluzione, dovuta allo scoppio di una guerra civile, che ha reso difficoltoso l’accesso all’acqua e alle fonti di alimentazione, oltre a creare un forte peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie.
In questo scenario molte famiglie non possiedono le disponibilità economiche necessarie per accedere all’istruzione.

Il progetto interviene su diversi bisogni dei bambini della scuola materna, primaria e secondaria di Bossemptélé e Baoro e delle loro famiglie.
All’interno della scuola secondaria “Mère Marie des Anges” prima dell’inizio delle lezioni viene distribuito un cucchiaio di miele ad ogni bambino, alimento che stimola la concentrazione e la memoria; nella scuola materna e primaria viene distribuito due volte a settimana.  Viene consegnato un pasto al giorno ad ogni bambino/a: riso o farina di mais accompagnato da fagioli, pomodori, sardine, cipolle o altri alimenti proteici. A volte viene accompagnato dalla moringa, utile per rinforzare il sistema immunitario e mantenere a livelli ottimali la pressione sanguinea e il glucosio nel sangue.
Grazie all’ottimizzazione delle risorse è stato possibile assistere più beneficiari (circa 1000) rispetto al numero previsto in fase di progettazione (circa 400).

distribuzione-di-miele-scuola-secondaria-2-min

distribuzione-di-riso-scuola-materna-2-min

Sono organizzate, inoltre, all’interno delle scuole delle sessioni educative in materia di norme igienico nutrizionali, in modo da trasmettere ai bambini e alle loro famiglie delle abitudini comportamentali che contribuiscano a prevenire alcune malattie.
Il secondo focus del progetto riguarda l’assistenza socio sanitaria per bambini malnutriti o affetti da malattie importanti quali HIV/AIDS. Sono stati individuati 200 bambini vulnerabili e sono state fornite loro borse scolastiche e materiale didattico per poter seguire le lezioni. Inoltre, sono stati inseriti in un programma di assistenza sanitaria specifica per il loro stato di salute, che comprende visite mediche periodiche e esami clinici.
Nella seconda fase del progetto è prevista la formazione agricola accompagnata dalla fornitura di attrezzature e sementi per la creazione di orti familiari per favorire il sostentamento dei nuclei familiari dei 200 bambini inseriti nel programma di assistenza sanitaria.

Distribuzione pasto

Un sabato in clinica mobile nel villaggio di Boguila in Repubblica Centrafricana

La nostra Mariella, responsabile progetti, è rientrata dalla visita di monitoraggio del progetto “Maternità sicura: assistenza e prevenzione per gestanti e partorienti”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in Repubblica Centrafricana. L’iniziativa vede come partner locale l’Ospedale San Giovanni Paolo II di Bossemptélé in cui è stato realizzato il reparto di Maternità, spazio che comprende una sala travaglio, una sala parto e operatoria e un’area per la degenza post parto.
Il progetto intende in primo luogo migliorare le condizioni sanitarie della popolazione materno-infantile, aumentando la disponibilità e la copertura dei servizi forniti. Prevede, inoltre, la formazione in ambito ginecologico e ostetrico degli operatori sanitari dell’ospedale da parte del personale italiano inviato in missione breve.

Parte dell’intervento prevede anche la clinica mobile, servizio sanitario itinerante che viene effettuato ogni sabato nei villaggi più remoti dell’area di Bossemptélé per fornire assistenza immediata o facilitare lo spostamento dei pazienti che necessitano di trattamenti presso l’Ospedale Giovanni Paolo II. Mariella ha potuto prendere parte al servizio, accompagnando quattro infermieri e un counsellor presso il villaggio di Boguila che dista a 30 km dal centro di Bossemptélé.

clinica-mobileimg_5222-min

Una volta raggiunto il villaggio, attirare l’attenzione è facile: basta accendere l’autoparlante e trasmettere musica nelle strade, comunicando l’arrivo della clinica mobile. La comunicazione viene trasmessa preventivamente al capo villaggio in modo tale da incentivare la partecipazione all’attività e consentire la visita anche ai malati più gravi obbligati nelle loro abitazioni.

L’attività si occupa non solo di effettuare consulenze mediche e diagnosi per i pazienti, ma prevede altresì un’azione di sensibilizzazione ed educazione in ambito nutrizionale ed igienico sanitario. Le donne, in particolare, apprendono nozioni fondamentali per la nutrizione dei bambini (dieta al momento della gestazione, allattamento al seno, svezzamento) e pratiche igieniche di base. Nell’occasione sono state visitate più di una cinquantina di persone, la maggior parte donne e bambini.

clinica-mobileimg_5231-min

Mariella è restata positivamente sorpresa delle visite, sia per l’organizzazione del team della clinica mobile sia per i pazienti uomini che con gentilezza e naturalezza lasciavano accedere alle cure prima donne e bambini, anche se arrivate ultime nel punto di ritrovo del servizio.
Inoltre, ci ha raccontato come i più piccoli siano accorsi con molto entusiasmo e curiosità all’arrivo nel villaggio: con la musica in sottofondo, non riuscivano a trattenere qualche passo di danza e qualche giravolta.

clinica-mobileimg_5223-min

Come abbiamo anticipato, il villaggio di Boguila dista a circa 30km dal centro di Bossemptélé, ma a causa delle condizioni del manto stradale si impiegano circa due ore e trenta per raggiungerlo. Oltre alla difficoltà dovuta al manto sconnesso e agli allagamenti in caso di pioggia, si aggiungono i problemi tecnici dovuti al mezzo impiegato. Attualmente, infatti, il servizio di clinica mobile non viene svolto in condizioni adeguate in quanto la vettura utilizzata risulta essere molto usurata.
Ne sa qualcosa Mariella che lo ha provato sulla sua pelle! Sulla strada di ritorno a Bossemptélé la ruota “dell’ambulanza” ha ceduto, costringendo l’arresto del veicolo. Il personale si è adoperato per spingerlo il più vicino possibile ad un villaggio, ma – dato l’avvicinarsi del tramonto – un membro della comunità ospedaliera è giunto in loro soccorso. La vicenda si è conclusa nel migliore dei modi con il rientro del personale presso le loro abitazioni. Il nostro prossimo obiettivo è l’acquisto di un nuovo mezzo per rendere meno difficoltoso e più funzionale il servizio.

clinica-mobileimg_5247-min

clinica-mobileimg_5241-min

  • 1
  • 2