• Piazza della Maddalena 53 - 00186, Roma
  • Tel. +39.06 899 28 151-2-3-4
  • info@salutesviluppo.org

All posts by Comunicazione

NOTE DI SOLIDARIETA’. La musica corale a sostegno della cooperazione internazionale

Salute e Sviluppo in collaborazione con il Coro Femminile EOS di Roma promuove l’evento NOTE DI SOLIDARIETA’. L’evento, che si svolgerà nel bellissimo contesto della chiesa di Santa Maria Maddalena il giorno SABATO 25 GIUGNO alle ore 21.00, ha l’obiettivo di far interagire cittadini, enti e associazioni locali con la cooperazione internazionale.

A tal fine Salute e Sviluppo racconterà i propri progetti umanitari e spiegherà le modalità con le quali si possono sostenere e promuovere. Il Coro Femminile EOS diretto dal maestro Fabrizio Barchi sosterrà per primo la mission di Salute e Sviluppo eseguendo un vasto repertorio di musica corale sacra e profana. Questa è musica che dona, questa è musica che salva.

Vi aspettiamo numerosissimi per essere anche voi protagonisti di solidarietà per un mondo migliore!

L’ingresso è gratuito.

Per maggiori informazioni clicca al link seguente: Note di Solidarietà

SALUTESVILUPPODEFINITIVO

Il Kenya attraverso gli occhi del Dott. Mauro Ferro

“Sono partito per poter essere utile” – Il Dottore Mauro Ferro, medico chirurgo generale di Torino, ci racconta cosa lo ha spinto a partire per svolgere un periodo di volontariato con Salute e Sviluppo presso l’Ospedale di Karungu in Kenya.

Un’ esperienza totalmente differente per chi,  come il nostro amico Mauro, soffre già un po’ di “mal d’Africa” ed è solito viaggiare per scoprire questo bellissimo continente da turista; questa volta infatti Mauro non veste i panni di un turista qualsiasi, Mauro è un chirurgo che desidera poter operare in un ospedale in Kenya ed avere così la possibilità di vivere direttamente sulla propria pelle tutte le contraddizioni, le sofferenze e le gioie quotidiane che lo legheranno indissolubilmente ai tracciati delle vite che opera, salva, conosce.

Un’esperienza totalmente positiva quella del Dott. Mauro, che sin da subito viene calorosamente accolto da tutta la popolazione locale – “Non vi era un solo paziente che non mi salutasse tutti i giorni in Ospedale!” – e che instaura ben presto un ottimo rapporto di reciproca fiducia e proficua collaborazione con tutti i suoi colleghi.

“Ma la situazione è ancora di estrema emergenza per quanto riguarda soprattutto i malati di HIV. Solo a Karungu avevamo circa 7000 pazienti in trattamento” – il Dott. Ferro ci racconta come sia indispensabile il nostro aiuto e come sia necessario ora più che mai “sensibilizzare la popolazione locale, per far sì che tutti siano coscienti dei rischi che si corrono nel giungere in Ospedale solo quando si è in condizioni disastrose.”

Condividiamo pienamente l’invito del Dott. Mauro a fare sempre di più per una popolazione che versa ancora in condizioni di estrema povertà e grande disinformazione, maggiori risorse ed aiuti sono necessari, ora più che mai.

E lo dobbiamo soprattutto ai bambini, le generazioni future, che sono la speranza di un reale cambiamento “Cosa, di questa esperienza, resterà con me per sempre? Gli sguardi dei bambini, quelli sono indelebili.”

E noi attraverso gli occhi e lo sguardo del Dott. Mauro abbiamo potuto rivivere un po’ della sua piccola grande esperienza, per questo motivo non possiamo che ringraziarlo, oltre che del suo preziosissimo aiuto presso l’Ospedale di Karungu, di averci raccontato, oggi, cosa ha vissuto #sullapropriapelle.

Mauro Ferro controllo archivio malati HIV in trattamentoRIDIMENSIONATA

      (Il Dott. Mauro mentre controlla l’archivio dei malati HIV in trattamento presso l’Ospedale di Karungu)

Conclusione del progetto “Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II a Bossemptelè”

Il 31 marzo 2016 si è concluso il progetto “Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II a Bossemptelè” avviatosi lo scorso 1 febbraio 2015. L’iniziativa, realizzata grazie al contributo della Fondation Assistance Internationale (FAI), ha consentito la costruzione e l’allestimento di un reparto per la degenza dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptelè. Il progetto, che è stato implementato all’interno di uno scenario di guerra e di vulnerabilità sociale, è stato portato a termine con successo, nonostante il difficile contesto, grazie alla caparbietà ed alla professionalità della controparte locale.

Tangibile, in particolar modo a partire dal Dicembre del 2012, l’incremento esponenziale delle richieste di assistenza e di cura da parte di feriti da arma da fuoco e da taglio oltre a quello dei rifugiati, entrambi diretta conseguenza della guerra civile. Per questo motivo Salute e Sviluppo ed i Padri Camilliani del Centrafrica, hanno ritenuto necessario la costruzione di una degenza chirurgica, al fine di consentire ai pazienti operati un’assistenza medica adeguata durante il post intervento.

Grazie agli aiuti della Fondation Assistance Internationale (FAI) il progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Complessivamente una porzione di 234,00 mq è stata costruita ed allestita per la degenza post chirurgica dei pazienti.  Circa 3.000 persone all’interno del complesso ospedaliero ed altrettante 5.000 su tutto il territorio hanno potuto beneficiare di campagne di sensibilizzazione e di informazione. Nel corso del primo mese di apertura del nuovo reparto 20 pazienti sono stati ricoverati nella nuova degenza.

fotosito5

Il potenziamento della struttura sanitaria in termini di capacità nel rispondere ai bisogni dell’area permette di aiutare in maniera concreta la popolazione locale garantendo ai pazienti ospedalizzati le condizioni per una degenza ottimale. La possibilità di usufruire di una degenza dedicata facilita la ripresa post operatoria dei pazienti assistiti e limita la possibilità di infezioni incrociate.

Gli aiuti della Fondation Assistance Internationale stanno consentendo dunque il potenziamento dell’ospedale Giovanni Paolo da cui consegue un evidente miglioramento dei servizi di assistenza e di cura per la popolazione locale ed una reale messa a disposizione, in un territorio estremamente vulnerabile, di servizi per la tutela della salute qualitativamente validi ed economicamente accessibili. In questo modo si contribuisce realmente a ridurre i tassi di mortalità per la popolazione di Bossemptelè.

Progetto realizzato grazie al contributo della 

logo-fai

Aurora Prize: Padre Bernard Kinvi tra i 4 finalisti

12523989_477312812473824_4125526561683137943_n

 

Un eroe di pace nel cuore di un Africa lacerata per quasi 4 anni da una guerra civile senza sosta, questo rappresenta, oggi, Padre Bernard Kinvi per la Repubblica Centro Africana. Giovane sacerdote camilliano di soli 34 anni, già vincitore lo scorso anno del premio internazionale “Alison Des Forges” dell’organizzazione Human Rights Watch, per essersi distinto nella difesa di oltre 1500 musulmani; oggi Padre B. Kinvi appare tra i quattro finalisti del celebre ‘Aurora Prize for Awakening Humanity’.

Ancora una volta vengono riconosciuti il suo straordinario coraggio e la forte dedizione che continuano a guidarlo, dal dicembre del 2012, nella sua missione di offrire protezione ed assistenza ai più bisognosi, senza alcuna distinzione, non importa, infatti, chi essi siano o che religione professino per Padre B Kinvi sono comunque persone e pertanto devono essere aiutate: “Quando mi prendevo cura dei ribelli, non volevo sapere da che parte stavano, li consideravo solo persone. Penso sempre che il desiderio di dare amore agli altri è la cosa più giusta. La nostra presenza in questa zona è molto importante, una presenza che non fa distinzione tra le persone, che mantiene una certa neutralità ma che nello stesso tempo assiste tutti. In questa situazione è fondamentale la regola di comportamento, in questo modo si possono fare bene le cose.”

Father-Bernard-Kenvi-help-010

Salute e Sviluppo approda in Vietnam con il progetto “ViHealthNam. Favoriamo lo sviluppo della popolazione vietnamita”

Il lavoro di Salute e Sviluppo ha raggiunto un nuovo Paese: il 6 aprile scorso infatti è stato dato l’avvio ad un complesso progetto in Vietnam, un territorio in situazione di grande bisogno di interventi di sviluppo in ambito sanitario, in particolare nelle aree rurali e più arretrate.

L’iniziativa, sostenuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), verrà realizzata nella zona meridionale di Tan Hiep e ha come obiettivo fondante quello di migliorare le condizioni sanitarie della popolazione locale del distretto, per uno sviluppo globale del territorio, riducendo l’incidenza delle malattie oncologiche soprattutto su donne e bambini.

Nel luglio 2015, infatti, parte dello staff di Salute e Sviluppo si è recato in loco su sollecitazione dei camilliani vietnamiti per analizzare il contesto locale e individuarne i bisogni più impellenti e hanno riscontrato una situazione sanitaria davvero preoccupante.

In particolare nell’area è presente un’altissima incidenza di patologie oncologiche con conseguente alto tasso di mortalità dovuto al cancro soprattutto tra donne e bambini. Lo studio ha consentito di ricondurre la diffusione massiccia dei tumori soprattutto all’utilizzo di acqua contaminata da parte della popolazione e per questa ragione è sembrato prioritario focalizzarsi sulla prevenzione e rendere più salubri le condizioni di vita locali.

Il progetto di durata biennale creerà quindi per prima cosa un sistema di potabilizzazione dell’acqua inquinata. Oltre all’installazione dei purificatori, verranno realizzati dei punti di distribuzione dell’acqua in punti strategici dell’area, auto-gestiti da piccoli comitati locali di gestione.

Cuore del progetto sarà poi l’allestimento completo di un laboratorio medico per le diagnosi oncologiche precoci all’interno della locale Clinica “Kinh 7 Charity”, utilizzabile per un primissimo screening dei pazienti malati. Fondamentale a questo proposito e a fornire servizi di eccellenza sarà la contemporanea formazione e l’aggiornamento del personale medico relativamente alle malattie oncologiche ma anche all’utilizzo delle nuove attrezzature.

Indispensabili per raggiungere un obiettivo di lungo periodo come quello della prevenzione e della lotta al cancro ci sono poi le azioni di sensibilizzazione.

Salute e Sviluppo come sempre dà molto peso a quest’aspetto e ha previsto una campagna mirata allo scopo. La popolazione sarà stimolata a partecipare a sessioni educativo-informative in ambito igienico-sanitario generale, sui rischi dell’utilizzo di acqua contaminata e sulle corrette abitudini da adottare. Più in particolare, verranno realizzate sedute formative sul cancro e sui fattori di rischio per stimolare la popolazione ad avere maggiore cura di sé stessi ed effettuare periodici controlli medici di routine per l’individuazione precoce della malattia.

Con questo progetto Salute e Sviluppo prevede di raggiungere ben 3.000 pazienti all’anno circa, che avranno accesso agli esami di laboratorio, e intorno a 10.000 persone che beneficeranno di fonti idriche non contaminate e di azioni di educazione igienico-sanitaria.

Buona Pasqua

Pasqua 2016

In questo delicato momento storico, Salute e Sviluppo augura a tutti voi una Pasqua di rinascita individuale e collettiva per la costruzione della pace in tutto il mondo.