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COMUNE DI RHO – BILANCIO PARTECIPATIVO

Il bilancio partecipativo è un’esperienza di democrazia diretta che coinvolge i cittadini nelle scelte del Comune e in particolare, nella raccolta di idee, nella definizione di progetti e nella realizzazione di opere che contribuiscano al futuro e al benessere della comunità.
Quest’anno la novità principale è rappresentata dai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile individuati dall’ONU, che saranno il filo conduttore di questa nuova edizione. Gli obiettivi individuano i cambiamenti necessari per costruire un mondo sostenibile, coinvolgendo tutti gli attori del territorio in una logica di corresponsabilità. Un ringraziamento al Comune di Rho e alla sua amministrazione, per l’impegno e la promozione di questa iniziativa è doveroso.

Quest’anno Salute e Sviluppo ha presentato un progetto nell’edizione DIRÒ LA MIA! che ha passato la fase preliminare tra oltre 6000 proposte pervenute. Solo 20 progetti sono infatti stati scelti per andare ai seggi per le votazioni. Sono stati messi a bilancio 400 mila euro (ed altri 100 mila per progetti interni alle scuole e proposti dagli alunni). Verranno finanziati i progetti in ordine di preferenza da parte dei votanti fino ad esaurimento budget. Molti progetti sono contenuti nelle spese ma un paio, se dovessero arrivare ai primi posti, assorbirebbero l’intero stanziamento. La votazione avverrà Sabato 26 Maggio nel comune di Rho (in precisi luoghi elencati nell’immagine).

Il nostro progetto è semplice e di grande valore socioculturale:

Vorremmo infatti costruire una serra didattica nella quale gli studenti possano toccare materialmente ciò che studiano sui libri. Contemporaneamente verrà costruita una serra nella Repubblica Centroafricana nella città di Bossemptélé. Gli utenti delle due serre si scambieranno consigli, esperienze, necessità, curiosità, imparando rispettivamente una realtà diversa dalla propria. Il pane che diamo per scontato sulle nostre tavole, dopo l’esperienza vissuta nella serra, non sarà più così scontato ed avrà un altro valore (e forse anche un sapore migliore!).

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Il progetto prevede tre fasi:

1) sensibilizzazione tramite incontri nelle scuole di Rho che offrano una visione di una realtà differente dall’ordinario;

2) costruzione di una serra didattica in contemporanea tra le scuole di Rho e Bossemptelé – RCA, con scambio di consigli e suggerimenti per sviluppare una coscienza agroalimentare, in una generazione che non è cresciuta a contatto con la natura;

3) gemellaggio con le Scuole di Rho e di Bossemptelé – RCA, scambio di materiale didattico e programma scolastico, costruendo un legame che favorisca la crescita individuale e lo sviluppo di una sana coscienza sociale.

I cittadini residenti a Rho possono votare anche on-line QUI.

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Non resta che incrociare le dita e spargere la voce!!!!!

 

CONCLUSIONE PROGETTO STOP ALLA MALARIA: GRAZIE TAVOLA VALDESE

Si è concluso nel mese di settembre 2017 il progetto Stop alla Malaria, prevenzione e cura per i bambini di Bossemptelè. L’iniziativa, avviata grazie al supporto della Tavola Valdese, ha operato in un contesto difficile dove povertà e sottosviluppo convivono con una guerra civile interna che scuote il paese fin dal 2013. Il progetto ha operato sul settore sanitario rispondendo alla necessità di cura proveniente dalla popolazione locale, configurandosi come azione di contrasto alla malaria, malattia endemica a livello territoriale e causa di morte soprattutto nella popolazione infantile.

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L’intervento si è svolto a Bossemptelè, Regione di Oham-Pendé, da Salute e Sviluppo (promotore) in partenariato con la struttura ospedaliera “Giovanni Paolo II” dove sono stati avviati percorsi di diagnosi e cura per questa malattia infettiva. Parallelamente sono state distribuite sul territorio zanzariere impregnate di insetticida e sensibilizzata la popolazione riguardo alle modalità di trasmissione della malaria, riconoscimento tempestivo dei sintomi e precauzioni per scongiurarne la diffusione.  L’impatto sul territorio e sulla salute dei beneficiari è stato significativo e la popolazione ha risposto in maniera positiva a tutte le azioni di sensibilizzazione e educazione igienico sanitaria correlate al progetto. Al termine dell’iniziativa è stato migliorato l’accesso ai percorsi di prevenzione, assistenza e cura della malaria per i bambini, garantite le cure sanitarie per il riconoscimento e la cura della malaria e ospedalizzati i bambini in condizioni critiche e necessitanti di trasfusioni di sangue o cure avanzate per un totale di 4313 pazienti assistiti e trattati. Sono state distribuite 500 zanzariere alla popolazione locale con riguardo particolare alle fasce più vulnerabili. Il progetto ha avuto un impatto ed una rilevanza così significativa tanto da attirare l’interesse del Ministero della Salute che ha voluto contribuire all’iniziativa potenziandone l’efficacia attraverso la donazione di farmaci e reagenti.

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Emergenza in Repubblica Centrafricana: assistenza sanitaria e alimentare ai bambini

La Repubblica Centrafricana, paese tra i più poveri al mondo, è da oltre due anni teatro di una guerra tra gruppi ribelli di fazioni contrapposte, che sfociano in rappresaglie, mutilazioni, genocidi e pulizie etniche. Il paese sta affrontando una crisi umanitaria devastante e le prime vittime sono i bambini. Gli aiuti umanitari sono scarsi e faticano a raggiungere la popolazione. Il progetto Emergenza in Repubblica Centrafricana, sostenuto dalla Fondazione Chiesi, vuole fornire ai bambini di Bossemptelè un aiuto concreto per ridurre gli altissimi indici di mortalità e morbilità infantile che caratterizzano il territorio. Obiettivo generale è contribuire a ridurre i tassi di mortalità della popolazione infantile di Bossemptelè, mentre l’obiettivo specifico è migliorare le condizioni nutrizionali e sanitarie della popolazione infantile. L’iniziativa, avviata a maggio 2014, sta implementando attività di assistenza sanitaria e alimentare per i bambini e sta fornendo supporto psicologico. E’ inclusa la distribuzione di kit alimentari alle famiglie particolarmente indigenti.

Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II

Il 1 Febbraio 2015, è stato avviato in Repubblica Centrafricana il progetto “Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II a Bossemptelè,”. L’iniziativa sostenuta dalla Fondation Assistance International (FAI) si inserisce all’interno di un più ampio piano socio-sanitario, che ha visto l’apertura di diversi servizi ospedalieri e l’avvio di programmi di assistenza e cura per la popolazione locale. Il progetto prevede la realizzazione di un reparto di degenza chirurgica nell’Ospedale Giovanni Paolo II. L’iniziativa nasce per volontà dei padri camilliani del Centrafrica, che ravvisano la necessità di creare un reparto totalmente dedicato alla degenza dei post operati, di cui al momento l’ospedale è sprovvisto. L’idea è quella di potenziare i servizi dell’ospedale, rendendolo una struttura in grado di far fronte alle necessità sanitarie dei pazienti che usufruiscono dei servizi medici. Obiettivo generale è “contribuire a ridurre i tassi di mortalità per la popolazione di Bossemptelè” mentre l’obiettivo specifico è “Migliorare i servizi di assistenza e cura dell’ospedale”. Le attività pianificate sono: la costruzione di una degenza chirurgica, l’arredamento del reparto e l’avvio dei servizi, nonché la sensibilizzazione igienico-sanitaria e l’informazione per la popolazione. Beneficeranno oltre 700 persone tra i pazienti usufruenti della degenza e le persone che verranno sensibilizzate ed informate.

Grazie al sostegno della 

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