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LATTE SANO E FORMAGGIO A BAGRÉ

Noi di Salute e Sviluppo siamo particolarmente felici di annunciarvi la conclusione del progetto Latte Sano in Burkina Faso: è stata un’avventura lunga ed impegnativa che ci ha visto nell’area di Bagré per ben 5 anni, ma che alla fine ha dato i suoi frutti e le sue soddisfazioni.
Abbiamo spesso parlato del Burkina Faso e delle condizioni di vita della popolazione locale: in particolare l’area centro orientale del paese ci ha visto impegnati in numerosi progetti, tutti finalizzati ad aumentare la qualità di vita di coloro che abitano questa regione particolarmente povera e provata dal punto di vista alimentare e sanitario. Deficitaria risulta essere la produzione di latte che, o viene importato o – molto spesso – è infetto a causa di animali malati e non controllati. Salute e Sviluppo decide di inserirsi in questo contesto con l’obiettivo di sanare questa mancanza.

Nel 2017 iniziano le attività che, finanziate dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) tramite i fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, procedono in maniera spedita fino all’anno successivo. Nel 2018 la situazione del paese muta radicalmente: una forte situazione di instabilità politica e sociale rende il Burkina Faso pericoloso e, di conseguenza, la movimentazione di risorse umane e materiali subisce un rallentamento. Poco dopo la pandemia globale è causa di un nuovo fermo.

Da circa un anno i lavori sono ricominciati e hanno portato al completamento delle opere strutturali e architettoniche che, negli ultimi mesi, sono state dotate di tutti i macchinari necessari, provenienti dall’Italia tramite container. Il progetto ha previsto varie fasi: prima la costruzione di una stalla e l’acquisto di bestiame, tutte le vacche sono state importate nell’area, sottoposte a quarantena e controllate dai veterinari locali che hanno garantito la salubrità degli animali. In un secondo momento sono stati allestiti i locali appositi per la mungitura, la raccolta del latte, il confezionamento e tutte le attività di produzione casearia. Quest’ultima fase ha visto p. Felice de Miranda, presidente di Salute e Sviluppo, in missione in Burkina Faso con due esperti che hanno insegnato alle comunità locali a lavorare correttamente il latte e a produrre vari tipi di prodotti derivati, dallo yogurt al formaggio fresco e stagionato.

Il progetto di Salute e Sviluppo è stato pensato per avere più di un beneficiario: da una parte tutti coloro che sono impiegati nelle varie attività della filiera percepiscono un reddito e hanno la possibilità di lavorare e mantenere le proprie famiglie, gli abitanti della zona possono finalmente avere accesso a tutta una serie di prodotti non reperibili al mercato locale, avendo, peraltro, la certezza di mangiare cibo sano. Questi prodotti serviranno anche a rifornire le scuole della zona e gli ospedali camilliani, per migliorare le condizioni alimentari dei più piccoli e dei più deboli.

Le attività di Salute e Sviluppo hanno come requisito fondamentale l’essere assolutamente sostenibili, radicate al territorio e fondamentali per lo sviluppo autonomo della popolazione locale. Questo progetto ne è la prova: la formazione del personale è stato l’ultimo tassello del progetto – ma uno dei più importanti – ora i locali hanno la possibilità di procedere in autonomia migliorando e aumentando la produzione lattiero-casearia.

È risultato decisivo il supporto dei camilliani locali che per primi hanno individuato la necessità di aiutare l’area di Bagré e che ci hanno coadiuvato durante tutte le attività. Anche ora, nonostante la fine del nostro progetto, abbiamo la certezza che il loro appoggio risulterà fondamentale per fare in modo che la filiera casearia continui a funzionare correttamente.
Ringraziamo la CEI che ci ha dato la possibilità di portare a termine un progetto che migliorerà le condizioni di vita della popolazione burkinabé, molto provata dalla situazione del proprio paese e per questo ancora più bisognosa di aiuto.

Volete assistere anche voi alla formazione del signor Fausto? Venite a scoprire come si produce il formaggio cliccando qui: https://www.youtube.com/watch?v=eIFzFgbb3mg&t=36s

Progetto Latte Sano: aggiornamento dall’Africa Subsahariana

A Bagrè, in Burkina Faso, continua il progetto “Latte Sano” nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza Covid-19. Il progetto, grazie al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), prevede la costruzione di una stalla per sessanta mucche da latte e la realizzazione di una centrale del latte, con la conseguente produzione e distribuzione di latte fresco e prodotti caseari.

Il latte è un elemento fondamentale e prezioso per la crescita e lo sviluppo dei bambini. Tuttavia, a causa del clima secco e caldo che caratterizza questa zona, diventa sia un alimento difficile da produrre (vista la mancanza di foraggio per il bestiame) sia di difficile mantenimento, diventando così vettore di malattie.
Per rispondere a questi problemi, il progetto prevede la realizzazione di una latteria sociale per garantire la disponibilità di latte fresco pastorizzato per la popolazione locale con un’attenzione particolare agli alunni delle scuole primarie del distretto e alle strutture sanitarie collocate nel territorio.

La seconda fase del progetto prosegue con la costruzione della stalla per la stabulazione delle mucche da latte e uno spazio dedicato alla mungitura, che sono quasi ultimate.
Sono recentemente arrivate le sessanta mucche da latte con i loro vitelli. L’Africa subsahariana presenta delle difficoltà nel reperimento di questi animali: in Burkina Faso non esistono razze che producono una quantità elevata di latte. Per questo motivo, abbiamo preso parte ad un programma di miglioramento della razza, diretto da alcune università, che prevede il sostegno tecnico e scientifico per l’alimentazione e la sanità dell’animale.
Su consiglio degli esperti abbiamo acquistato animali provenienti dal Niger, una zona non esente da difficoltà. Dopo tre giorni di viaggio, gli animali sono arrivati presso le nostre stalle e hanno svolto un periodo di quarantena precauzionale. La gestione degli animali è stata delegata ai veterinari del consorzio di miglioramento delle razze che si occuperanno della loro salute.

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Abbiamo già ultimato la centrale del latte, in cui il latte sarà lavorato e confezionato. Le prossime fasi che affronteremo riguarderanno la realizzazione dei percorsi formativi teorico/pratici con la modalità del training on the job, al fine di trasferire competenze tecniche agli allevatori e i produttori locali. Inoltre, saranno fornite nozioni essenziali rispetto alla gestione degli allevamenti (alimentazione, norme igieniche, tecniche per la produttività etc) e all’utilizzo dei nuovi macchinari.

Infine, sarà creato un consorzio tra i produttori locali, generando un circolo virtuoso per il progresso del territorio. Saranno commercializzati i prodotti sui mercati locali, assicurando cibo di qualità ed accessibile anche alla popolazione più povera dell’area di intervento.

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