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STOP COLERA AD HAITI

Sono passati pochi mesi da quando vi abbiamo parlato del “Progetto Cholera”, che iniziato a gennaio si è appena concluso con ottimi risultati. Haiti è tristemente nota per il terremoto che la colpì nel 2010, causando la morte di più di 200 mila persone. Le conseguenze del sisma furono gravissime: oltre ai tantissimi morti e feriti, la maggior parte delle abitazioni e delle infrastrutture del paese vennero distrutte. Milioni di sfollati furono costretti a riunirsi in campi di primo soccorso, vivendo in dimore provvisorie, sprovvisti dei servizi di base. Questo stato di precarietà innescò una violenta epidemia di colera, che in poco tempo si diffuse nell’intera isola.

Ancora oggi, a distanza di 13 anni, la situazione risulta drammatica: l’instabilità politica non permette all’isola di uscire dallo stallo iniziato nel 2010, la popolazione continua a vivere in uno stato di indigenza all’interno di baraccopoli poco igieniche, che favoriscono la propagazione delle malattie.

Da anni Madian Orizzonti Onlus opera al fianco della popolazione locale per promuovere progetti di carattere sanitario, come la costruzione di un ospedale e la lotta alle malattie. Salute e Sviluppo ha deciso di intervenire al fianco di Madian Orizzonti Onlus per il progetto “Cholera”, aiutando l’Hopital Foyer Saint Camille di Port-au-Prince, gestito dalla comunità camilliana, a combattere la propagazione del colera.

Il progetto si è posto come obiettivi: la cura dei malati, le visite preventive alla popolazione più vulnerabile e la sensibilizzazione, sono stati organizzati- infatti- tanti incontri nelle scuole e nei luoghi nevralgici per la comunità per insegnare come evitare e prevenire il contagio.

I risultati che abbiamo raggiunto sono stati sorprendenti: anche grazie al nostro contributo, più di 3500 famiglie e 4300 bambini sono stati visitati e sono stati più di 27 mila coloro che hanno partecipato alle attività di sensibilizzazione.

Siamo molto contenti di aver potuto contribuire a questo progetto e di essere stati vicini alla popolazione haitiana, aiutando coloro che sono in maggiore difficoltà a ritrovare la speranza.

AL FIANCO DEL DAIVALAYAM- ST. CAMILLUS ASHRAM

Abbiamo da poco avviato il “Progetto per i bisogni strutturali del Daivalayam – St. Camillus Ashram, Hyderabad”: siamo sempre in India e, sempre in sinergia con la provincia camilliana e l’associazione Sneha Charitable Trust, abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione di tutte le migliorie strutturali necessarie a questo centro medico.

Il Daivalayam – St. Camillus Ashram è l’unico polo sanitario di eccellenza dell’intera regione dell’Hyderabad, dedicato ai bambini dai 3 ai 18 anni affetti da disabilità fisiche e mentali che necessitano di particolare assistenza e aiuto. Daivalayam significa “Dimora di Dio”, nome scelto per sottolineare la cura e il rispetto verso questi piccoli pazienti.

Il centro in questi anni ha potuto accogliere fino a 30 bambini e ragazzi, ma adesso si è palesato il bisogno di ampliare la struttura per ospitare anche coloro che, superati i 18 anni, continuano a necessitare di cure e assistenza. Il progetto prevede la costruzione di numerose altre stanze sia per i pazienti che per il personale medico specializzato che segue costantemente i ragazzi nel loro percorso di riabilitazione.

Per ampliare ulteriormente le capacità del centro, è necessario migliorare i collegamenti stradali: il Daivalayam sorge in una zona abbastanza complessa da raggiungere con poche strade che lo collegano alle città limitrofe e, nella stagione delle piogge, queste stesse si allagano e risultano difficilmente percorribili. Il progetto ha come obiettivo il miglioramento dei collegamenti esistenti e la creazione di un sistema di drenaggio che permetta all’acqua di defluire efficacemente dalle strade.

Molti degli ospiti del centro sono affetti da gravi disabilità per cui sono costretti ad utilizzare la sedia a rotelle, ma l’esterno della struttura non è costruita in modo confacente alle loro necessità. Il progetto si pone come obiettivo anche quello di procedere al rifacimento della pavimentazione esterna, per permettere a tutti i pazienti di poter passare giornate all’esterno in completa sicurezza, anche con la sedia a rotelle.

Per salvaguardare in ogni aspetto la salute dei pazienti, il Daivalayam vuole– inoltre – rendere coltivabile il terreno circostante la struttura, per poter offrire agli ospiti i prodotti della terra genuini e salutari coltivati in loco.

Noi di Salute e Sviluppo siamo molto felici di poter contribuire alla realizzazione di tutte queste opere che nel corso dei prossimi sei mesi verranno ultimate e renderanno la vita dei bambini e dei ragazzi del centro un po’ più agevole e serena.

PROGETTO SENÌ: UN ALTRO TRAGUARDO SUPERATO

Vi parliamo spesso della Repubblica Centrafricana, uno dei paesi più poveri al mondo, e dei nostri progetti, la maggior parte dei quali sono incentrati sul miglioramento delle capacità ricettive dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé, principale polo sanitario della regione dell’Ouham – Pendé. Da più di vent’anni questo centro opera con coraggio e determinazione, rappresentando – per la popolazione locale – l’unica possibilità di accedere a cure mediche adeguate.

Lo scorso 30 giugno si è concluso il progetto “SENÌ- Salute e Nozioni Igieniche per le comunità di Bossemptélé” finanziato dalla FONDATION ASSISTANCE INTERNATIONALE (FAI) con l’obiettivo di realizzare le nuove infrastrutture necessarie all’ospedale, fornire i medicinali e i materiali sanitari di consumo, reclutare personale sanitario e promuovere l’educazione igienico – sanitaria di base tra la popolazione locale.

Grazie a questo progetto abbiamo avuto la possibilità di migliorare l’Ospedale grazie alla costruzione di un pozzo, adeguato a soddisfare l’intero fabbisogno di acqua del polo sanitario, e all’installazione di pannelli fotovoltaici utili a garantire una fornitura stabile di elettricità. Adesso che le attività si sono concluse sia il pozzo che i pannelli sono pienamente operativi.

In questi 30 mesi, inoltre, abbiamo fornito all’Ospedale i medicinali e il materiale sanitario di cui necessitava per garantire le cure a tutti i pazienti e la sensibilizzazione – perno del progetto – ha dato ottimi risultati con più di 5000 persone che hanno partecipato agli incontri settimanali incentrati su temi specifici come nutrizione, vitamine, tabacco, alcol, igiene personale, vaccinazioni e igiene ambientale. Grazie al team di clinica mobile anche i villaggi limitrofi sono stati visitati con cadenza regolare e hanno potuto assistere a questi meeting.

L’ultimo obiettivo rientrante nel progetto riguardava la formazione di nuovo personale sanitario sia per il Giovanni Paolo II di Bossemptélé che per i centri sanitari collocati nel nord del paese. L’interesse dei giovani per questo tipo di formazione è progressivamente cresciuto: se il primo anno coloro che hanno partecipato ai corsi di formazione sono stati 11, l’anno successivo sono stati più di 30, di cui 25 hanno superato il test di accesso al corso per diventare assistant de santé.

Noi di Salute e Sviluppo siamo molto felici di potervi aggiornare sul buon esito che questo intervento ha avuto e confidiamo che i tanti altri attori che sono stati coinvolti, come il Ministero della Salute, Ministero dell’Insegnamento superiore, Association pour les Œuvres Médicales des Eglises en Centrafrique – ASSOMESCA e l’Ordine delle Suore Carmelitane di Bossemptélé, oltre che la delegazione camilliana in Repubblica Centrafricana che gestisce l’ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé – operino affinché la missione di sensibilizzazione non si concluda con questo progetto, ma possa continuare ad essere portata avanti, producendo benefici a lungo termine per tutti coloro che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà.

SOSTEGNO SCOLASTICO PER I GIOVANI DI OUAGADOUGOU

Il Burkina Faso è un paese molto povero in cui le condizioni di vita risultano ancora più precarie a seguito dell’inasprimento della violenza e degli attentati a partire dal 2014. In questo contesto i camilliani che quotidianamente cercano di intervenire per migliorare le condizioni di vita dei burkinabé sono molti, tra cui anche P. Jean Paul Ouedraogo.

P. Jean Paul nel 2006 decise di avviare un progetto a favore dei ragazzi orfani e vulnerabili di Ouagadougou e delle loro madri, che prevedeva tra l’altro una colonia estiva all’anno fino al 2013. Dall’anno successivo, in cui i disordini nel paese si aggravarono, decise di organizzare un incontro al mese di condivisione, gioco e dialogo. Queste occasioni misero in luce l’urgente bisogno che questi bambini avevano di essere aiutati e sostenuti nella loro formazione scolastica, umana e professionale.

Nacque così l’Associazione Notre Dame de la Plenitude, con il preciso scopo di dare la possibilità ai ragazzi orfani e vulnerabili di riprendere e proseguire la scuola, dalla materna all’università o alla scuola professionale, fornendo loro le basi per intraprendere un percorso di autonomia e autodeterminazione.

Noi di Salute e Sviluppo abbiamo deciso di intervenire in sostegno delle attività dell’Associazione: il progetto “Sostegno scolastico di 20 ragazzi orfani” è iniziato a marzo di quest’anno e durerà sei mesi, nei quali Salute e Sviluppo si impegnerà a sostenere economicamente la formazione di 20 ragazzi – dai 6 ai 20 anni – che avranno la possibilità di continuare a frequentare la scuola e terminare il ciclo scolastico iniziato.

Siamo molto contenti di poter aiutare questi giovani in difficoltà a continuare il loro percorso di formazione e miglioramento. Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi e i traguardi che noi – insieme all’Associazione Notre Dame della Plenitude – riusciremo a raggiungere.

LO JUVENANT SAINT CAMILLE E’ ONLINE

Non sono passati molti mesi da quando vi abbiamo parlato del progetto “Costruzione di un pozzo, installazione di un sistema di pompaggio di acqua potabile e installazione di una sala informatica con 24 computer” presso l’istituto Juvenant Saint Camille di Ouagadougou in Burkina Faso, adesso che il progetto si è concluso ci fa piacere aggiornarvi sui traguardi che abbiamo raggiunto.

Lo Juvenant Saint Camille è un centro scolastico che dà la possibilità a molti ragazzi della capitale del Burkina Faso – Ouagadougou – e di numerose zone limitrofe, di poter accedere ad un’istruzione completa, in un ambiente sereno, nonostante le numerose carenze e difficoltà del paese stesso.

Al termine dello scorso anno si era palesato il bisogno della struttura di procede ad ulteriori ammodernamenti: in particolar modo è stata sottolineata la necessità di un pozzo e di un sistema di pompaggio in grado di fornire abbastanza acqua potabile per i bisogni dei ragazzi e della scuola, ed è apparso fondamentale procedere anche all’allestimento di un’aula informatica.

Noi di Salute e Sviluppo siamo stati molto contenti di poter contribuire e dal primo novembre 2022 abbiamo deciso di iniziare i lavori. Ora il pozzo è stato ultimato e funziona regolarmente, fornendo acqua potabile alla scuola e la sala informatica è stata allestita con ben 24 computer e un proiettore.

L’aula informatica è stata fortemente voluta dalla scuola per dare la possibilità ai ragazzi di accedere ad un quasi infinito quantitativo di nozioni, fare ricerche approfondite sui temi scolastici e sviluppare manualità e abilità con la tecnologia, componente fondamentale della nostra vita attuale.

Adesso che è tutto completato siamo felici di aver raggiunto gli obiettivi prefissati e rinnoviamo la nostra volontà di sostenere e appoggiare tutti quei progetti pensati per il miglioramento delle condizioni di vita di coloro che si trovano in difficoltà in paesi in via di sviluppo. Auguriamo a tutti gli studenti dello Juvenant di fare buon uso dei loro nuovi strumenti, migliorandosi e imparando sempre più.

PIÙ ENERGIA GREEN IN GEORGIA

La Georgia ha conquistato l’indipendenza solo una trentina di anni fa a seguito del crollo dell’Unione Sovietica, che per tutto il secolo precedente la aveva assoggettata e reso un paese fortemente statalista e dipendente da Mosca. Dal 1991 la Georgia cerca, con difficoltà, di uscire dalla precarietà che il sistema comunista e poi il suo crollo hanno causato, con buona parte della popolazione che vive ancora situazioni di forte disagio socio – economico.

A seguito dell’indipendenza della nazione, i Camilliani hanno deciso di fondare una delegazione nel paese per aiutare tutti coloro che avevano bisogno di un supporto socio-sanitario: inizialmente con visite assistenziali a domicilio e in seguito con la costruzione di un vero e proprio Poliambulatorio specialistico a Tbilisi, a cui – nel 2001 – si è aggiunto anche il Centro Diurno e Riabilitativo, a noi già molto caro avendo aderito al nostro Fondo AMOC (Assicurazione Malati Opere Camilliane).

In poco più di 20 anni dalla sua nascita, il Centro Diurno è riuscito a diventare un polo sanitario di eccellenza, non solo per la popolazione di Tbilisi, ma per l’intera nazione. Cure specialistiche e cicli di riabilitazione aiutano coloro che sono affetti da gravi disabilità – non solo fisiche – a intraprendere percorsi di cura, seguiti da personale medico e sanitario specializzato in fisioterapia, logopedia e psicologia.

Se dal punto di vista sanitario è già una delle strutture più all’avanguardia dell’intero paese, ora vuole rendersi pioniere anche nel campo dell’eco-sostenibilità: il progetto “Energia solare per una missione GREEN!” prevede la costruzione di una pensilina all’interno dell’area del parcheggio e l’installazione di ben 90 pannelli solari da circa 300 Watt l’uno, con il relativo impianto di produzione e di stoccaggio dell’energia.

Noi di Salute e Sviluppo abbiamo accolto la richiesta di finanziamento del progetto e abbiamo appena inaugurato le attività che, nell’arco di sette mesi, porteranno all’installazione dei pannelli solari richiesti e al pieno funzionamento dell’impianto green. Il Centro sarà in grado di produrre buona parte dell’energia elettrica di cui ha bisogno in maniera autonoma ed eco – sostenibile: un chiaro vantaggio non solo dal punto di vista economico, ma anche nell’ottica di salvaguardia del nostro pianeta, come ci invita a fare Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’.

Siamo molto contenti di poter partecipare a questo progetto che ci vede in prima linea, non soltanto nel supportare un ottimo centro sanitario, ma anche nel promuovere la cultura green della sostenibilità.