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IL NATALE SOLIDALE DI SALUTE E SVILUPPO

Il periodo Natalizio è alle porte, ma le iniziative del 2023 non sono ancora terminate e il modo per continuare a sostenerci c’è: il 28 novembre si terrà l’annuale mercatino presso la Sede espositiva del CRAL degli Operatori Socio Sanitari del Rhodense, con una vasta scelta tra oggettistica natalizia e accessori per la casa, tutti realizzati a mano e con tanto amore e fantasia dai nostri volontari.

 

Sarà l’occasione ideale per sostenere le nostre iniziative e per scoprire il mondo di Salute e Sviluppo che ogni anno si arricchisce di nuove attività. Sarà facile scoprirle tutte grazie al calendario 2024 di Salute e Sviluppo: 12 coloratissimi mesi ognuno dedicato ad uno dei progetti che durante il 2023 abbiamo inaugurato e seguito.

Non mancheranno, inoltre, le nostre iconiche matite con in cima i semi di calendula: un simbolo della solidarietà che può sempre fiorire grazie a progetti di sviluppo sostenibile e al continuo impegno. Tutti i ricavati di questa giornata saranno destinati alle nostre missioni in Repubblica Centrafricana e Burkina Faso, due dei paesi più poveri del mondo, che costantemente richiedono cure e attenzioni.

Noi abbiamo la voglia di portare avanti la nostra mission fondamentale: migliorare le condizioni di vita di tutti coloro che sono in maggiore difficoltà! Possiamo farlo grazie all’aiuto dei nostri volontari e alla generosità di tutti coloro che hanno deciso e decideranno di avvicinarsi alla nostra causa.

Se vuoi sostenerci anche tu vienici a trovare a Rho o altrimenti scrivici alla mail info@salutesviluppo.it o sui nostri canali social, saremo sempre felici di poterti rispondere e accoglierti nel mondo di Salute e Sviluppo!

 

TANTI TRAGUARDI A BOSSEMPTÉLÉ

Non sono passati molti mesi da quando vi abbiamo parlato del nostro progetto Salute e nutrizione per la popolazione vulnerabile della Sotto-Prefettura di Bossemptélé, che rientra nel quadro programmatico dell’“Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione vulnerabile in Repubblica Centrafricana” finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), e il cui scopo è il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della sottoprefettura di Bossemptélé, particolarmente provata dall’instabilità del paese.

La Repubblica Centrafricana non ha mai goduto di una tranquillità tale da permetterle di crescere e prosperare; al contrario ha dovuto fare i conti con numerosi colpi di stato e altrettanti dittatori che, agendo senza scrupoli, hanno concesso lo sfruttamento delle risorse del paese, senza pensare alla popolazione sempre più sacrificata. La situazione degli ultimi anni è stata particolarmente difficile: gruppi di ribelli si sono scontrati più volte con le forze di stato, provocando violenze e morti soprattutto ai danni della popolazione più vulnerabile.

In questo contesto così complesso ha avuto un ruolo chiave l’Ospedale Giovanni Paolo II, che ha rappresentato un punto di riferimento per la popolazione della sottoprefettura. Nonostante gli scontri e la violenza, l’Ospedale ha sempre continuato ad operare e a dare supporto.

Il nostro progetto parte proprio dall’ospedale Giovanni Paolo II con l’intento di aumentare la sua capacità di rispondere in maniera adeguata ai bisogni e alle esigenze della popolazione. Prima del nostro intervento, la struttura non disponeva di un Pronto Soccorso appropriato in cui poter accogliere i pazienti urgenti. Adesso i lavori di ristrutturazione e ampliamento dei locali sono quasi ultimati ed entro la fine del progetto – dicembre 2022 – si prevede anche di fornire al Pronto Soccorso tutti gli arredi e i macchinari necessari.

Un’altra carenza riscontrata all’interno dell’Ospedale riguardava l’aspetto nutrizionale: un triplice problema considerando che la maggior parte dei pazienti al momento del ricovero versa in un grave stato di denutrizione, che il cibo è necessario per garantire un corretto percorso di cure e riabilitazione e che la maggior parte di coloro che provengono dai villaggi limitrofi, una volta giunti in città, non ha la possibilità di comprare niente al mercato locale a causa dei prezzi troppo alti.

Per tali motivi, si è deciso di costruire un locale mensa per garantire tre pasti completi al giorno – a base di cereali, carne o pesce – ai degenti, che in tal modo possono seguire un corretto regime alimentare e un sufficiente apporto calorico capace di favorire la loro ripresa. Il servizio mensa viene offerto anche ai parenti provenienti da lontano che assistono i pazienti che versano in grave stato di indigenza. Al momento vengono erogati più di 2250 pasti al mese.

Per migliorare la qualità dei servizi dell’Ospedale si è reso necessario formare 38 operatori sanitari in servizio in discipline specialistiche come l’ostetricia e l’oftalmologia. I percorsi di formazione stanno già portando ad un significativo miglioramento delle prestazioni ospedaliere.

Una delle componenti più ambiziose del nostro intervento è rappresentata dal rafforzamento dei presidi medici situati nei villaggi limitrofi a Bossemptélé, dove i servizi sono pressoché inesistenti. Grazie al progetto finanziato dall’AICS, abbiamo riabilitato – o in alcuni casi costruito ex novo – diversi postes de santé, ognuno dei quali dotato di un pozzo con accesso ad acqua potabile. I lavori sono quasi terminati e la popolazione dei villaggi di Gbawi, Bodangui, Bombalou e Yangoro ha già la possibilità di accedere ai servizi sanitari di base, senza dover intraprendere il viaggio fino alla città di Bossemptélé, se non strettamente necessario per la cura di patologie più complesse.

Non solo rafforzamento qualitativo dell’Ospedale e dei postes de santé, ma anche servizio di clinica mobile che, due volte a settimana, visita i villaggi più difficilmente raggiungibili fornendo cure ed educazione sanitaria con incontri di sensibilizzazione sulla prevenzione e sul primo soccorso.

Grazie al supporto dell’AICS, il nostro operato in Repubblica Centrafricana ha raggiunto nuovi traguardi che speriamo segnino l’inizio di una vita migliore per tante persone che vivono nella sottoprefettura di Bossemptélé.

Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del progetto Salute e nutrizione per la popolazione vulnerabile della Sotto-Prefettura di Bossemptélé AID 05/RCA/12049/2021 finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità dell’autore e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo non è responsabile per le informazioni considerate errate, incomplete, inadeguate, diffamatorie o in qualche modo reprensibili.

UNA SCUOLA E TANTI INFERMIERI

Da poco è terminata la missione che ha visto la nostra Direttrice progetti, Mariella, e p. Felice de Miranda, Presidente di Salute e Sviluppo, impegnati in Repubblica Centrafricana per il consueto monitoraggio dei progetti in corso nel paese.

La zona in cui al momento stiamo operando fa parte della sottoprefettura di Bossemptélé, una zona particolarmente povera e carente di infrastrutture. L’unico polo sanitario presente nella zona è l’Ospedale Giovanni Paolo II che, come più volte abbiamo ricordato, è stato fondamentale per la popolazione soprattutto nei periodi più aspri della guerra civile combattuta nel paese.
Il primo gennaio del 2021 è iniziato il Progetto di realizzazione di una scuola infermieri: percorsi di formazione professionale per il miglioramento delle condizioni sanitarie in Repubblica Centro Africana, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

L’obiettivo di questo progetto è quello di ultimare, entro il 2023, una scuola infermieri con lo scopo di formare personale specializzato che possa implementare i servizi erogati nell’Ospedale. Oltre alla costruzione della scuola, è prevista anche la realizzazione di una recinzione e di un pozzo. In un secondo momento arredi, computer ed altro materiale verrà acquistato per far fronte alle necessità degli studenti che intraprenderanno questo percorso di studi certificato e riconosciuto a livello nazionale, che si avvarrà della sinergia con l’Ospedale Giovanni Paolo II anche per i tirocini sul campo.

Se all’inizio dell’anno vi abbiamo mostrato le foto della costruzione del pozzo e l’inizio della recinzione, adesso possiamo annunciarvi che i lavori di costruzione dell’edificio stanno procedendo a buon ritmo, mentre i lavori per il pozzo e la recinzione sono stati terminati. Grazie a quest’ultima missione è stato possibile oltre che accertarsi dei passi in avanti, anche aiutare i referenti locali alla progettazione più ottimale della struttura che si prevede agibile fra pochi mesi.

Ci rende particolarmente contenti che dall’inizio del progetto ad oggi il riscontro della popolazione verso la nostra iniziativa, sia stato più che favorevole: se il primo anno gli studenti iscritti sono stati 11, quest’anno saranno selezionati 25 allievi su 30 candidati che hanno fatto domanda sottoponendosi al test di ammissione alla scuola. Tutti i docenti sono professori universitari provenienti da Bangui, che impartiscono alle classi un insegnamento di alto livello, al termine del quale viene rilasciato un diploma – previa valutazione positiva della commissione di esame – che vale nell’intero paese.

Inoltre, il prossimo anno scolastico parteciperanno alle lezioni anche gli operatori sanitari dei postés de santé dei villaggi della zona, poiché il governo centrafricano ha stabilito che tutto il personale sanitario pubblico debba necessariamente incrementare il livello di competenze. Le autorità governative hanno individuato nella nostra scuola infermieri il giusto luogo per la loro formazione teorica e pratica e si faranno carico del loro percorso di preparazione.

Oltre che aumentare il personale e gli standard ospedalieri, il progetto si pone come altro obiettivo quello di aumentare l’inclusione sociale e aiutare tanti giovani ad inserirsi in maniera costruttiva all’interno della società.

Da inizio anno ad oggi i passi in avanti sono notevoli, manca poco affinché la struttura sia completata. Questi risultati ci rendono ancora più orgogliosi, considerando la situazione della Repubblica Centrafricana che, ancora oggi, soffre una situazione di fortissima instabilità che mina alle basi la possibilità di migliorare e crescere. Speriamo di potervi dare tanti altri lieti aggiornamenti sulle nostre attività!

IL TUO 5XMILLE, IL NOSTRO IMPEGNO

A breve tutti noi dovremo iniziare a pensare alla dichiarazione dei redditi, per nessuno è un bel momento e quasi sempre rappresenta qualcosa che si cerca il più possibile di rimandare.

Questo è anche il periodo in cui si viene bombardati su qualsiasi piattaforma dalle pubblicità del 5x mille, in questo mare magnum di associazioni, ONG e ONLUS che annualmente si moltiplicano, fare una scelta non è mai semplice.

Si può dare a chi già si conosce, a chi viene sostenuto dalla propria parrocchia, ad un’associazione di cui sentiamo la pubblicità in televisione, ma spesso per pigrizia o per indecisione lasciamo il campo vuoto.

Salute e Sviluppo si pone come una valida alternativa con cui riempire quelle caselle del 5x mille.

Operiamo da più di 25 anni nei paesi in via di sviluppo, in particolare in quelli più poveri tra i poveri, come Burkina Faso e Repubblica Centrafricana.

Un punto di forza dei nostri progetti, tra i quali la realizzazione di ospedali, ambulatori, centri agro-zootecnici e scuole, è la loro sostenibilità futura, che è anche uno dei principali obiettivi. Tale finalità si raggiunge anzitutto promuovendo l’autosufficienza energetica con l’utilizzo di impianti solari fotovoltaici, pompe solari per l’alimentazione dei pozzi, impianti di biogas per l’alimentazione delle macchine e con un approccio altamente formativo del personale locale.

Noi di Salute e Sviluppo promuoviamo e sosteniamo il lavoro dei camilliani, che si distinguono nel mondo per la devozione e la cura verso i più sofferenti. Seguendo l’esempio di San Camillo de Lellis, operano in più di 50 paesi portando sostegno e conforto ai malati, per questo vengono chiamati Ministri degli Infermi.

SeS nasce in questo contesto: affiancando e operando con i camilliani, sostenendo e accrescendo la rete camilliana che porta salute e sviluppo nel mondo.

I progetti che promuoviamo non riguardano solo la sanità in senso stretto, ma hanno il desiderio di un miglioramento generale della vita dell’uomo in condizioni di indigenza. Oltre l’ospedale e tutto ciò che orbita intorno alla struttura sanitaria, ci impegniamo a costruire anche altre infrastrutture come i pozzi, fondamentali in luoghi come i paesi africani in cui l’acqua non rappresenta una normalità, o le scuole per dare la possibilità a tutti di ottenere un’istruzione, non solo scolare o pre-scolare, ma anche professionale, tenendo conto di tutte le fasce di popolazione che necessitano di aiuto.

Attualmente la nostra organizzazione è impegnata soprattutto in Repubblica Centrafricana, in Burkina Faso e in India. In questi paesi stiamo costruendo una scuola di formazione professionale per infermieri, garantendo servizi sanitari agli ammalati in ospedale e in villaggi remoti, realizzando un centro di produzione alimentare per distribuire cibo ai più bisognosi, accogliendo e accompagnando verso una vita dignitosa e indipendente minori sieropositivi.

Il tuo 5xmille concretamente cosa significa?

Significa che tu doni la percentuale delle tue tasse IRPEF senza alcun onere aggiuntivo ad un’associazione nella quale credi e che ritieni stia facendo un buon lavoro. Salute e Sviluppo non vuole convincerti, ma ti vuole invitare a guardare il mondo con i suoi occhi.

Il sorriso dei bambini, il volto degli adulti, le mani tese e la gioia per aver fatto qualcosa di buono: Salute e Sviluppo è tutto questo.

Stato di Emergenza in Repubblica Centrafricana

La situazione in Repubblica Centrafricana è estremamente delicata. Da fine dicembre a seguito delle elezioni presidenziali, continuano gli  scontri e attacchi da parte dei guerriglieri di un’alleanza di milizie che rifiuta la rielezione di Faustin-Archange Touadéra.

Ci sono state decine di vittime e una situazione di equilibrio e sicurezza sembra, ad oggi, lontana.

Questo accentua problematiche già presenti nel Paese: l’aumento del prezzo dei generi alimentari, la mancanza di acqua potabile, il blocco di beni essenziali provenienti dall’estero.

Lunedì scorso, l’ultimo grande attacco che, come denuncia Ocha (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari), ha colpito la MSR1, la principale via per i rifornimenti e il commercio del Paese che unisce la capitale Bangui al porto più vicino, in Camerun.

Anche il nostro servizio di clinica mobile, per ragioni di sicurezza, non può raggiungere i villaggi in cui offre servizi sanitari e psicologici alle comunità.

Le elezioni

I ricorsi dei rivali del presidente centrafricano Faustin-Archange Touadéra sono stati respinti dalla Corte costituzionale. Quest’ultimo è stato ufficialmente eletto con il 53,16% dei voti.

Lunedì 18 gennaio 2020, Danièle Darlan, il presidente della corte suprema ha dichiarato che Faustin Archange Touadéra “viene rieletto Presidente della Repubblica nel primo turno delle elezioni del 27 dicembre 2020“.
La Corte, tuttavia, ha abbassato il tasso di partecipazione al 35,25%, lontano dal 76,31% dei dichiaranti annunciato provvisoriamente il 4 gennaio.

I suoi oppositori hanno denunciato “frodi massicce” e l’impossibilità per due elettori su tre di votare.

Neonatologia per l’ospedale G. Paolo II di Bossemptélé – RCA

La ONG Salute e Sviluppo, nella realizzazione del progetto “Risposta ai bisogni neonatali nell’area di Bossemptélé, Repubblica Centrafricana”, aveva previsto le seguenti attività: la costruzione e l’arredamento del reparto di neonatologia nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé, e corsi di formazione per preparare il personale a questa particolare attività assistenziale. Dal 6 al 20 luglio la Dottoressa Mariella Fresu, responsabile dell’amministrazione e progettazione di SES, il Dottor Franco Garofalo, Primario della neonatologia dell’Ospedale di Rivoli, e il sottoscritto hanno effettuato missioni in loco per ispezionare lo stato di avanzamento del progetto.

La situazione del paese, dal punto di vista sicurezza, non è proprio tranquilla, ma bisognava andare. Partiti dalla capitale, Bangui, dopo un viaggio di oltre cinque ore tra campagne e foreste, interrotte da qualche capanna isolata o da un piccolo gruppo che forma un villaggio, siamo arrivati a Bossemptélé. L’ospedale è la grande realtà, in una città di capanne, che accoglie malati e parenti dei malati che si accampano sotto i portici dell’ospedale e sotto gli alberi. Bambini, colorati dalla polvere rossa del terreno, che si stringono agli adulti in un unico gruppo, per la notte, in cerca di calore.

Abbiamo potuto constatare la costruzione della Neonatologia, ultimata in tutte le sue parti. Le tinte sui muri sono colori tenui, luminosi e accoglienti. Tutti i locali hanno i muri piastrellati fino all’altezza di un metro e ottanta per favorire l’igiene; gli ambienti destinati all’accoglienza dei bambini sono particolarmente ampi e luminosi. La maggior parte delle attrezzature sono già state collocate al loro posto e sono servite per il corso di formazione. Gli impianti sono finiti al 95%. Nel giro di 15 giorni saranno ultimati completamente.

Il giorno dopo l’arrivo di buon mattino, alle sette, è iniziata l’attività didattica quotidiana. Tutti i giorni, tutto il personale si riunisce nel salone delle conferenze, un infermiere espone le problematiche dei malati del proprio reparto durante la notte e le terapie somministrate. Il medico approfondisce, spiega, corregge e amplia la conoscenza della patologia che viene presentata e le cure adeguate al caso. Finita questa prima parte, comincia la lezione del neonatologo, Dr. Garofalo. Il suo compito è quello di iniziare l’impostazione delle attività del nuovo reparto, spiegare le principali casistiche che si dovranno affrontare, l’uso dei nuovi strumenti, la loro funzione per la salute dei neonati. La prima parte consiste in lezioni teoriche, la seconda parte è pratica e tutti sono molto interessati e sorpresi di fronte ai nuovi macchinari. Il Dr Garofalo spiega come si accoglie il bambino in neonatologia, se ha bisogno di cure intensive o di semplice ricovero nel nido; cosa si fa all’ingresso e quali sono i parametri da controllare; come si sistemano i neonati e come si usano i macchinari; come si fa la rianimazione del bambino e quando occorre chiamare subito il medico.

La costruzione del reparto è stata finanziata dall’AICS, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo. All’acquisto delle attrezzature ha concorso generosamente la Chiesi Foundation, che è particolarmente sensibile alla salute dei bambini, in particolare alla neonatologia. Vogliamo ringraziare la Chiesi Foundation per tutti gli aiuti che ha ci ha dato in diverse circostanze e in particolare per la collaborazione all’acquisto delle attrezzature della Neonatologia dell’Ospedale G. Paolo II di Bossemptélé – Repubblica Centrafricana, un paese martoriato dalla povertà e da tre anni di guerra civile, che continua con improvvise fiammate e il pericolo sembra non finire mai. Il paese precipita all’ultimo posto nella scala del benessere, mentre la popolazione soffre e muore nel silenzio generale.

Roma 30.08.2018

p. Efisio Locci

 

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Foto 1, 2 e 3. Formazione in neonatologia presso l’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé

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Foto 4. Attività di comunicazione, educazione e informazione (IEC) igienico – sanitaria presso l’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé

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